In Inghilterra si lavorerà fino a 68 anni, in Francia 62: l'Europa ci dà l'esempio
Come funziona il sistema previdenziale nel Vecchio Continente. Tra i grandi paesi, solo l'Italia ha età pensionabile sotto i 60 anni
24 Ottobre 2011
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Berlusconi è determinato: con l'allungamento della vita media, l'Italia non può più permettersi giovani pensionati. Per questo oggi discuterà in consiglio dei ministri la riforma delle pensioni per spostare a 67 anni l'età pensionabile. La Commissione Europea ha fatto uno studio da cui emerge che, senza l’introduzione di correttivi al nostro sistema previdenziale, già tra nove anni, avremmo la più alta incidenza di spesa per le pensioni tra i 27 Paesi dell’Unione Europea. Un'altra anomalia è data dal fatto che nella maggioranza dei Paesi Ue non c'è differenza tra uomini e donne: in Germania, Spagna, Svezia, Danimarca, Regno Unito, recenti riforme hanno addirittura innalzato l’età pensionabile a 67 o 68 anni. Ecco come funziona all'estero:
Francia - Uomini e donne vanno per ora in pensione a 62 anni.
Germania - E' in corso un processo di transizione verso l’aumento dell’età pensionabile a 65 anni previsto dalla precedente riforma, è stato stabilito un graduale incremento di un mese ogni anno dal 2012 al 2023 e, successivamente, di 2 mesi ogni anno, che eleverà a 67 anni nel 2029 l’età pensionabile. Spagna - Zapatero ha approvato la riforma delle pensioni, che, nel 2027, porterà a 67 anni l’età per andare in pensione e che ha previsto un trattamento di “favore” per le donne; a queste verrà concesso di anticipare il pensionamento di 9 mesi per ogni figlio
Gran Bretagna - E' in vigore una disciplina che prevede, tra il 2024 ed il 2046, l’aumento dell’età pensionabile a 68 anni, sia per gli uomini che per le donne.
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Rudik
29 Ottobre 2011 - 07:07
perché i pensionati sono un costo e gli extracomunitari no?
gli esempi che le nostre istituzioni ci propinano per buone e sante,chissa' perche' sono solo quelle che non vanno certo a vantaggio della gente:e' doveroso uniformare la tassazione sulle rendite finanziarie,ma del sistema fiscale non se ne parla.Cosi' delle tariffe,dei balzelli,dei costi della politica e dei loro addettoi al lavoro;NOn si parla che gli stipendi sono molto piu' alti in Europa,compresa la Spagna e che le pensioni non sono da fame;le rc auto costano un quarto e il bollo auto non esiste;i servizi e la sanita' non possono essere paragonati ai nostri e sono meno costosi per non parlare dei rapporti tra fisco,burocrazia,giustiza,lavoro e politica che per noi piono fantascientifiche.L'elenco e'lungo e corposo,percio' quando anche in Italia tutte queste cose avranno una loro normalizzazione,se mai avverra' e di cui ho molti dubbi,allora accettero' per buoni e santi gli esempi dell'Europa
Le eccezioni sono talmente numerose che occorre rivedere lo schemino dell'articolo. Poi, con un disoccupazione giovanile che sfiora il 30%, andrà a finire che si dovrà far scomparire il nonnino per poter liberare un posto. Su, siamo seri nei confronti. Non diciamo come Sacconi che la libertà di licenziamento favorisce l'occupazione. Poco importa: tra poco Sacconi misurerà i sacchi grandi, i Sacconi, appunto.
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Rudik
29 Ottobre 2011 - 07:07
perché i pensionati sono un costo e gli extracomunitari no?
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libero
28 Ottobre 2011 - 15:03
gli esempi che le nostre istituzioni ci propinano per buone e sante,chissa' perche' sono solo quelle che non vanno certo a vantaggio della gente:e' doveroso uniformare la tassazione sulle rendite finanziarie,ma del sistema fiscale non se ne parla.Cosi' delle tariffe,dei balzelli,dei costi della politica e dei loro addettoi al lavoro;NOn si parla che gli stipendi sono molto piu' alti in Europa,compresa la Spagna e che le pensioni non sono da fame;le rc auto costano un quarto e il bollo auto non esiste;i servizi e la sanita' non possono essere paragonati ai nostri e sono meno costosi per non parlare dei rapporti tra fisco,burocrazia,giustiza,lavoro e politica che per noi piono fantascientifiche.L'elenco e'lungo e corposo,percio' quando anche in Italia tutte queste cose avranno una loro normalizzazione,se mai avverra' e di cui ho molti dubbi,allora accettero' per buoni e santi gli esempi dell'Europa
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imahfu
27 Ottobre 2011 - 21:09
Le eccezioni sono talmente numerose che occorre rivedere lo schemino dell'articolo. Poi, con un disoccupazione giovanile che sfiora il 30%, andrà a finire che si dovrà far scomparire il nonnino per poter liberare un posto. Su, siamo seri nei confronti. Non diciamo come Sacconi che la libertà di licenziamento favorisce l'occupazione. Poco importa: tra poco Sacconi misurerà i sacchi grandi, i Sacconi, appunto.
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