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Salvini aggredito e la sinistra esulta: "Respinto a sassate"

Maurizio Belpietro
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"Salvini provoca ma viene respinto a sassate". Così titolava ieri l'Huffington Post, il quotidiano on line diretto da Lucia Annunziata e controllato dal gruppo "Espresso". E già, che il leader di un partito visiti un campo nomadi è considerata una provocazione. Soprattutto se un precedente sopralluogo di una consigliera comunale di Bologna, accompagnata dal candidato leghista alla presidenza dell'Emilia Romagna, era finito a schiaffoni. Solo per aver voluto constatare di persona le condizioni di chi vive accampato a ridosso della massicciata delle ferrovie e sotto i tralicci dell'alta tensione, l'esponente del Carroccio era stata presa a schiaffi e calci da una nomade. A Salvini - che dopo quanto accaduto a Lucia Borgonzoni aveva voluto recarsi di persona in via Erbosa a Bologna - è andata pure peggio. La visita era stata preceduta da una serie di appelli del Pd e addirittura dell'Anpi , che miravano ad impedire che la delegazione leghista entrasse nel campo. Ma poi, quando l'amministrazione di Bologna ha concesso il via libera (anche perché sarebbe stato strano che non lo facesse: i parlamentari possono visitare le carceri ma non gli accampamenti?) è scattata la mobilitazione. Centri sociali, antagonisti e antifascisti in servizio permanente si sono dati appuntamento nei pressi di via Erbosa, costituendo addirittura un presidio. E una volta vista l'auto del segretario della Lega l'hanno circondata, ci sono saliti sopra, hanno sfondato il lunotto. Salvini non è rimasto ferito, ma solo perché l'autista del parlamentare ha accelerato, finendo - dicono - per investire pure due contestatori. Leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro su Libero in edicola oggi 9 novembre o acquista una copia digitale del quotidiano

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