"Sapete perché sono andate male le elezioni?", Cav definitivo: l'indiscrezione-bomba sul Milan
L'editoriale
Pare che in Italia ci siano due milioni e mezzo di giovani in età compresa fra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano: evidentemente qualcuno li mantiene. Li chiamano Neet, un acronimo che sta per Not (engaged) in Education, Employment or Training e secondo le statistiche, esclusa la Grecia, ne avremmo più di ogni altro Paese europeo, Spagna inclusa. Il triplo di quelli rilevati in Germania, il doppio di quelli contati in Francia. Non sappiamo se gli otto giovani su dieci che dopo poche settimane di lavoro all’Expo hanno mollato il posto siano andati a ingrossare le fila della Generazione Neet. (...)
Clicca qui, acquista una copia di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro
i più letti
Condividi le tue opinioni su Libero Quotidiano
Commenti all'articolo
imahfu
23 Aprile 2015 - 08:08
Articolo che mette in mostra senza dubbio gli effetti negativi del neo-liberismo: meglio un morto di fame che un cent dato dalla società per sfamarlo. Altrove l'assistenzialismo si chiama solidarietà ma è un concetto troppo distante da chi ha la pancia piena sulle spalle altrui.
Report
Rispondi