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Germania, espulsioni per i cittadini Ue che non trovano lavoro

Ignazio Stagno
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Angela Merkel usa il pugno duro con i cittadini europei. Se resti senza lavoro per sei mesi, Berlino ti rimanda a casa. Il nuovo testo sul lavoro presentato dal governo della Cancelliera non lascia spazio a dubbi: "Aspetti legali e lotta all'utilizzo dell'assistenza sociale da parte dei cittadini degli Stati membri dell'Ue". Che tradotto dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, suona un po' così: "Chi non trova lavoro, deve andarsene". La Grosse koalition di Berlino, come racconta Linkiesta, ha annunciato che limiterà l'accesso dei cittadini europei al welfare e restringerà i permessi di residenza nel Paese: chi non trova un lavoro in un periodo dai 3 ai 6 mesi sarà espulso. Porte chiuse -Il timore di un'ondata migratoria di lavoratori bulgari e rumeni, avanzata all'inizio dell'anno dalla Csu bavarese, il partito coalizzato con la Cdu della Merkel, ha trovato una sponda nel governo tedesco.  "Il numero di immigrati dalla Bulgaria e Romania e la quantità di problematiche sociali in parte connesse restano accettabili a livello nazionale, ma inquietanti in alcune regioni. Ecco perché è un bene cercare delle soluzioni prima che diventi un grosso problema a livello nazionale" ha detto durante la conferenza stampa il ministro degli Interni, Thomas de Maizière, assieme al suo omologo agli Affari Sociali Andrea Nahles dell'Spd. Espulsioni - La stretta però riguarda anche gli italiani che cercano un lavoro in Germania. Anche per loro arriverà un'espulsione se non dovessero trovare lavoro. A guardare i numeri in Germania ci sono di gran lunga più polacchi, italiani e greci. Senza contare l'ondata degli spagnoli che dal 2004 al 2012 è salita del 206 per cento. Come a dire che la situazione potrebbe complicarsi non solo per gli europei dell'Est. Le misure che puntano a sanzionare chi abusa del sistema sociale tedesco, infatti, possono arrivare all'espulsione e al divieto di rientrare in Germania per un certo lasso di tempo. Misure per ora apparse in una relazione preparata da una commissione ad hoc in gennaio e che saranno oggetto di un rapporto più dettagliato atteso per il mese di giugno. Insomma la Merkel usa il pugno duro con l'Europa. Ormai l'Ue è un protettorato tedesco...

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