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Europee, Beppe Grillo può far vincere Angela Merkel

Ignazio Stagno
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Mancano poche ore al voto per le europee. C'è chi definisce questo appuntamento come un "referendum sul governo Renzi" c'è chi invece lo etichetta come un "referendum sull'euro". Comunque vada il voto per le europee è destinato a cambiare gli equilibri della politica italiana e non solo. Infatti anche a Berlino in casa Merkel guardano con preoccupazione al voto di domenica perchè una vittoria dei socialdemocratici e un'avanzata del Pse in Europa metterebbe a serio rischio la politica interna ed europea della Cancelliera. A conti fatti se in Italia dovesse registrarsi un exploit del Pd con una performance che buchi il muro del 30 per cento, per Martin Schulz la strada verso la Commissione sarebbe spianata. Claude Juncker l'uomo di punta del Ppe invece avrebbe qualche difficoltà ad accaparrarsi la presidenza della Commissione Europea. Grillo "amico" della Merkel - Così la Merkel guarda all'Italia come ancora di salvezza per non perdere lo scettro dell'Europa. In questo quadro le elezioni europee in Italia rischiano di trasformarsi nell'ago della bilancia per la corsa alla presidenza della Commissione europea. Il derby è tutto tra Schulz e Juncker. Per mettere le mani sulla presidenza alla Merkel non resta che sperare in un flop di Renzi. Flop che a questo punto, secondo le ultime rilevazioni prima del silenzio sui sondaggi, può materializzarsi solo per mano di Grillo e del Movimento Cinque Stelle. Quasi certamente il centrodestra e Forza Italia faranno la loro parte per superare la soglia psicologica del 20 per cento e quindi evitare l'avanzata dei socialisti in Europa, ma nello scacchiere europeo la forza di Grillo per la Merkel diventa determinante. Berlino a 5 stelle - Se l'M5s rosicchia consensi al Pd allora a Bruxelles la Commissione potrebbe andare nelle mani dei moderati. E un'altra mano d'aiuto per la Merkel potrebbe arrivare dalla Francia dove la probabile avanzata del Front Natinal di Marine Le Pen potrebbe togliere consensi a sinistra e quindi indebolire il Pse. Insomma l'appuntamento del 25 maggio di certo è decisivo. E adesso potrebbe materializzarsi il paradosso che la leader più eurocentrica d'Europa per salvare il suo governo e il potere di Bruxelles sia costretta a tifare per il fronte euroscettico del Movimento Cinque Stelle. Avvisate chi vota Grillo. Il consenso per l'M5s è un assist ghiotto per la Cancelliera di Berlino. 

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