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Trovati morti i tre ragazzi israeliani rapiti 18 giorni fa

Matteo Legnani
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E' finita nel peggiore dei modi la ricerca dei tre ragazzi israeliani rapiti 18 giorni fa in Cisgiordania. Le forze di sicurezza di gerusalemme ne hanno infatti trovato i corpi senza vita nei pressi del villaggio di Hasaka, a nord di Hebron. La cittadina dista appena una decina di minuti in auto dal luogo della sparizione, e da ieri il suo circondario era diventato teatro di un'intensificazione delle ricerche da parte delle forze dello Stato ebraico. Una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano è stata convocata per discutere del caso. I tre giovani, Eyal Yifrah (19 anni), Gil-Ad Shayer (16) e Naftali Yaakov Frenkel (16), erano scomparsi a metà giugno nei pressi dell'insediamento di Gush Etzion, tra Betlemme e Hebron, nel sud della Cisgiordania, mentre facevano l'autostop. Sul luogo del ritrovamento dei corpi è presente un vasto contingente di forze armate israeliane. "Sono colmo di profonda tristezza dopo aver sentito dell'assassinio di Naftali Frankel, Gilad Shaer e Eyal Yifrach da parte dei terroristi di Hamas", ha dichiarato il vice ministro della Difesa, Danny Danon, invocando il lancio di un'operazione militare su vasta scala per "sradicare" il gruppo radicale palestinese. Il capo dell'ufficio politico di quest'ultimo, Khaled Meshaal, una settimana fa non aveva confermato nè smentito il rapimento, limitandosi ad affermare di "non saperne nulla". Poco dopo è arrivato anche il commento del premier Benjamin Nethanyau: "Hamas si è resa responsabile dell'assassinio a sangue freddo di tre ragazzi. Per questo pagherà"

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