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Gaza, bombe sulla scuola dell'Onu: 17 morti, 7 bambini

Gian Marco Crevatin
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Il bilancio dell'ultima giornata di guerra a Gaza è di 17 morti e di 200 feriti. Anzi, si tratta del bilancio di un singolo, drammatico, attacco. Alcuni razzi hanno colpito la scuola Unrwa, a nord della Striscia, una scuola dell'Onu. L'istituto fungeva da rifugio per gli abitanti di Beit Hanun che nei giorni scorsi erano stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni dopo l'ingresso delle forze di terra israeliane. Nei bombardamenti sono stati uccisi anche 7 bambini. Non è ancora chiaro chi abbia colpito la scuola: inizialmente il dito era stato puntato contro le forze di Tel Aviv, ma col passare delle ore ha cominciato a prendere corpo l'ipotesi che a causare la strage dei bambini sia stato un razzo di Hamas. Reazioni - "E' un crimine atroce", si leggeva in un comunicato di Hamas pubblicato dai siti palestinesi. La stessa Hamas aveva poi avvertito che dopo quanto avvenuto Israele "dovrà pagarne il prezzo". Ma dalle Nazioni Unite si è però fatto sapere che "l'Onu non è in grado di affermare chi abbia colpito oggi la scuola gestita dall'agenzia per i Rifugiati palestinesi (Unrwa) a Beit Hanun". Lo ha chiarito il portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq. Successivamente Ban Ki-moon, segretario generale dell'Onu si è detto "sconvolto dalla notizia di un attacco contro una scuola dell'Unrwa, dove centinaia di persone si erano rifugiate". Nell'agguato sono rimaste uccise molte persone, comprese donne, bambini e membri dello staff dell'Onu. Modus operandi - Da parte sua, Israele ha annunciato l'apertura di un'inchiesta mentre Hamas non ha mostrato alcun dubbio nell'attribuire la responsabilità alle truppe di Tel Aviv. Lo stesso esercito israeliano ha reso noto che sta indagando su quanto accaduto nella scuola a Beit Hanoun e ha affermato che razzi lanciati da Hamas erano atterrati nella zona durante i combattimenti e che questi razzi potrebbero essere responsabili delle morti. Dall'8 luglio, data d'inizio delle ostilità, questo è il 17esimo giorno di combattimenti: per ora i morti complessivi sono 780. La tregua pare lontana.

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