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Gaza, l'Onu chiede un "cessate il fuoco umanitario immediato e senza condizioni" a Israele e Hamas

Vezzani Flavia
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Ci sono voluti 21 giorni di sangue e oltre 1.000 morti alle Nazioni Unite per esprimere una parola forte, ma non si sa quanto efficace, sulla strage della striscia di Gaza. Questa notte a New York si è riunito d'urgenza il Consiglio di sicurezza dell'Onu per chiedere un "cessate il fuoco umanitario immediato e senza condizioni". L'ordine è rivolto tanto a Israele quanto ad Hamas, entrambi sollecitati ad "accettare e attuare pienamente" la tregua per consentire l'afflusso di aiuti in coincidenza con la ricorrenza islamica di Eid al-Fitr, che da oggi segnerà la fine del mese sacro del Ramadan. Le richieste dell'Onu - Il Consiglio di sicurezza ha chiesto inoltre il "pieno rispetto del diritto umanitario internazionale" e ricorda che "le strutture civili e umanitarie, comprese quelle delle Nazioni unite, devono essere rispettate e protette e invita tutte le parti ad agire secondo questo principio". Non si dice soddisfatto però il rappresentante dell'Autorità Nazionale Palestinese, Riyad Mansour, che avrebbe voluto che l'Onu intimasse a Istraele il ritiro dal territorio:"Avrebbero dovuto adottare molto tempo fa una risoluzione per condannare l'aggressione", ha commentato, "e per chiedere che avesse immediatamente fine. In questo senso siamo delusi". Nuovi scontri - Durante la notte gli scontri tra Hamas e Israele sono cessati. Una portavoce isreaeliana ha confermato che l'aviazione non ha condotto nella notte raid aerei sulla Striscia, secondo un responsabile dei servizi di sicurezza palestinesi, ci sarebbe stato solo qualche sparo di carro armato a sud della Striscia. Sembra però che un bambino palestinese di 4 anni sia stato colpito e ucciso da una salva di cannone sparata da un carro armato israeliano a est del campo profughi di Jabaliyah. A denunciarlo è stato il portavoce dei servizi locali di pronto soccorso: il proiettile avrebbe centrato l'abitazione della vittima. Questa mattina è stato interrotto definitivamente lo stop del fuoco tra le due parti:l'esercito israeliano ha risposto ad un razzo lanciato dalla Striscia contro la città isreaeliana di Ashkelon. In 21 giorni di conflitto il bilancio ufficiale è di almeno 1.036 morti tra i palestinesi e di 45 tra gli israeliani, due dei quali civili, più un cittadino straniero: un bracciante di nazionalità thailandese, colpito da una granata di mortaio mentre lavorava in una serra di una cooperativa agricola nel sud d'Israele.Secondo Hamas, tuttavia, i palestinesi che hanno perso la vita sarebbero circa 1.150. Intanto l'Egitto ha comunicato che presenterà una nuova proposta di accordo per il cessate il fuoco  o modificherà quella originale, a proposito delle richieste di Hamas e degli altri gruppi palestinesi. Nel frattempo il bilancio delle vittime è salito a 1.035 morti e 6.233 feriti.  

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