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L'Ucraina chiede l'intervento della Nato: "La Russia ci sta invadendo"

Nicoletta Orlandi Posti
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L'ambasciatore ucraino presso l'Ue Kostiantyn Yelisieiev ha chiesto a Bruxelles «assistenza militare su larga scala» a causa dell'intervento di truppe russe nell'est del paese. Yelisieiev, in vista dell'incontro dei capi di Stato e di governo dei 28 in programma sabato a Bruxelles, ha anche chiesto «ulteriori, risolute e significative sanzioni per fermare l'aggressore» russo. La gravità della situazione è tale che il presidente ucraino Petro Poroshenko ha cancellato la visita in Turchia, dove avrebbe dovuto partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente Recep Tayyip Erdogan, a causa del «serio aggravarsi della situazione a Donetrsk» dove questa notte undici persone sono state uccise da colpi di artiglieria. Donetsk è la città ucraina più grande in mano ai separatisti filorussi. La Nato ha confermato che oltre mille soldati russi sono entrati in Ucraina. Secondo fonti americane, i militari sono equipaggiati con «armi pesanti». Militari russi a Donetsk - Il premier dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharenko, intervistato dalla tv di Stato russa tiene a sottolineare che con i separatisti nel sud-est dell'Ucraina stanno combattendo non solo volontari, ma anche personale militare dalla Russia. Il leader dei ribelli ha ammesso che senza l'aiuto dei russi sarebbe stato molto difficile per la milizia locale resistere all'esercito ucraino. «Nelle nostre fila combattono anche soldati in servizio, venuti a combattere per la nostra libertà invece di andare in vacanza», ha raccontato riferendosi ai militari russi. Le dichiarazioni di Zakharenko si collocano sullo sfondo delle recenti denunce contro Mosca di aver inviato sue truppe in sostegno dei separatisti al porto di Novoazovsk. I residenti del posto, citati dalla radio Eco di Mosca, hanno detto di aver notato una forte presenza di mezzi militari nella zona, fino ad ora non toccata dal conflitto. Kiev ha parlato di una vera e propria invasione, mentre la Russia continua a negare una sua presenza militare nel territorio dell'ex repubblica sovietica. Novoazovsk in mano russa - Intanto anche Novoazovsk, la città orientale ucraina che si affaccia sul mare di Azov, è finita sotto il controllo dei militari russi. Lo afferma il Consiglio ucraino di sicurezza e difesa in un messaggio su twitter. Kiev ha ritirato le sue forze dalla città per evitare perdite. Soldati ucraini stanno ora rafforzando la difesa di Mariupol, ultimo baluardo per impedire che le forze filo-russe aprano un corridoio verso la Crimea, la penisola annessa a marzo da Mosca. Novoazovsk si trova in un luogo di importanza strategica dal momento che è sulla strada che collega la Russia alla penisola di Crimea, che apparteneva all'Ucraina fino all'annessione da parte di Mosca avvenuta a marzo scorso. Il nuovo fronte nel sudest dell'Ucraina ha sollevato il timore che i separatisti stiano cercando di aprire un corridoio sotto il loro controllo che colleghi Russia e Crimea. Se così fosse, i ribelli o la Russia acquisirebbero il controllo del Mare d'Azov e di ogni risorsa petrolifera e mineraria che contiene.

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