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Psicosi Ebola: dopo la Spagna, allarme a Roma, Parigi, Praga

Gian Marco Crevatin
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Mentre sale l'allerta in Spagna per il propagarsi del virus Ebola (nella capitale spagnola altre tre persone, due medici e un'infermiera avrebbero presentato i sintomi del virus), le autorità di Parigi oggi hanno isolato un edificio con una sessantina di inquilini nel nord-ovest della città. L'allarme, poi rientrato (il prefetto locale inizialmente ha detto che si trattava di una "semplice misura precauzionale") è scattato dopo che un cittadino della Guinea, uno dei Paesi dell'Africa occidentale in cui si è diffuso il virus, aveva presentato sintomi molto simili a quelli causati da Ebola. Roma - Da cinque giorni, inoltre, allo Spallanzani di Roma è ricoverato un medico italiano che sarebbe entrato in contatto con un collega che ha contratto il virus ebola e che si sta curando in Germania. L'uomo, un marchigiano, il 28 settembre scorso, come riporta il Messaggero, aveva partecipato in Sierra Leone (una delle zone più colpite dal virus) ad una festa con altri operatori, fra i quali c'era un pediatra ugandese di Emergency che è poi risultato positivo all'ebola.  Inghilterra - Nel pomeriggio, nel frattempo, il Sun e il Daily Mail avevano diffuso la notizia, rivelata da una fonte anonima del governo macedone, secondo la quale anche un altro cittadino britannico presentava sintomi riconducibili al virus Ebola. La Gran Bretagna tenta perciò di alzare le barriere: il governo ha dato il via a controlli "rafforzati" negli aeroporti e ai terminal ferroviari di Eurostar: si faranno interviste ai viaggiatori provenienti dall'Africa Occidentale e controlli sanitari per i casi sospetti. Praga - Nella capitale ceca, un 56enne è ricoverato a con sintomi simili a quelli causati dal virus ebola. Lo ha riferito un portavoce dell'ospedale, aggiungendo che l'uomo era stato di recente in Liberia ed è stato messo in isolamento all'ospedale Bulovka. È stato sottoposto ai test, che sono stati inviati ad un laboratorio di Berlino. Dagli Usa - Nel frattempo la massima autorità sanitaria Usa, Thomas Frieden, direttore dei Centri americani per il Controllo e la Prevenzione della Malattia (Cdc) con sede ad Atlanta lancia l'allarme: "Direi che, in trent'anni di lavoro, l'epidemia di ebola rappresenta la sfida più grande dalla comparsa dell'Aids" ha detto Frieden.

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