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Sweetie, la bambina virtuale a caccia di pedofili nella rete

Eliana Giusto
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Si chiama Sweetie, Dolcezza, ha 10 anni, gli occhi grandi, la pelle ambrata. E' filippina, come molti dei bambini (per lo più asiatici) che ogni giorno finiscono nella rete dei pedofili su Internet. Sweetie però non è una vittima, è lei a dare la caccia agli orchi. Sweetie, scrive Repubblica, perfetta bambina in 3D creata da Terre des hommes Olanda, fa tutto quello che gli uomini le chiedono: si spoglia, li asseconda, gli fa credere di essere nelle loro mani. Intanto raccoglie prove contro di loro, acquisisce i loro numeri di telefono. In dieci settimane ne ha adescati a centinaia e finalmente uno di loro è stato condannato in Australia. Scott Robert Hansen si è beccato due anni per aver indotto un minore a compiere atti sessuali. Il giudice ha detto che "è irrilevante che la bambina non sia reale perché se credi che lo sia è abbastanza". Sweetie ha raccolto prove contro un migliaio di uomini di 36 diversi Paesi: 22 sono italiani, 110 inglesi. Si tratta di adulti "per bene", professionisti, politici, medici, impiegati che si credono al sicuro, protetti dalla distanza e dall'anonimato della rete. Ma ora una piccola Avatar gli sta dando la caccia. 

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