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Il volo 751 in tondo per ore prima di poter atterrare

Matteo Legnani
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Sei ore di volo, per poi trovarsi all'aeroporto di partenza. E' la disavventura che hanno vissuto ieri i passeggeri del volo Us Airways 751 da Bruxelles a Philadelphia. Poco dopo il decollo, quando aveva appena iniziato la trasvolata atlantica, il Boeing 757 della compagnia americana ha avuto problemi al timone tali da rendere poco sicura la prosecuzione del volo. I piloti, contattato il traffico aereo, hanno fatto richiesta di tornare all'aeroporto di partenza. Normalmente, in questi casi, gli aerei scaricano il carburante dei serbatoi attraverso dei tubi posti dietro le ali. Il kerosene, finendo nell'aria, si cristallizza ne non cade al suolo. La procedura è necessaria perchè al di sopra di un certo peso (che varia da tipo di aereo a tipo di aereo) non è possibile effettuare in sicurezza l'atterraggio. Il Boeing 757, però, non ha il dispositivo per fare "fuel dumping" ovvero lo scarico del kerosene. Così i piloti (e i passeggeri) non hanno avuto alternativa che circolare fino a consumare abbastanza carburante e alleggerire l'aereo per l'atterraggio. Un paio d'ore le hanno trascorse sull'Atlantico, prima di tornare sui cieli del Belgio e lì girare in circuito per ben due ore e mezza. 

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