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Cia, svelato il rapporto sulle torture ai terroristi. Barack Obama: "Contrario ai nostri valori"

Gian Marco Crevatin
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Il rapporto sulle torture della Cia pubblicato oggi dalla commissione Intelligence del Senato testimonia brutalità e violenze commesse dalla Cia durante gli interrogatori con i terroristi catturati dopo l'11 settembre. È quanto emerge dalle 528 pagine di rapporto, ora online sul sito della commissione, in cui si rivela, tra l'altro, come il personale medico dell'agenzia ad un certo punto abbia lamentato il fatto che i cosiddetti waterboarding fossero diventati una "serie di annegamenti" quasi veri e propri. E che venivano compiute violenze e torture che non erano mai state approvate. Le pagine pubblicate oggi da Dianne Feinstein, la democratica che ancora per un paio di settimane è presidente della commissione, prima che si insedi all'inizio del gennaio il nuovo Senato a guida repubblicana, sono solo una parte, precisamente il sommario, delle 6mila pagine, e 35mila note, del rapporto dell'inchiesta durata 6 anni, al costo di 50 milioni di dollari, sui programmi di detenzione e di interrogatori duri dei sospetti terroristi. Il rapporto - Oltre a denunciare la brutalità delle torture il rapporto pubblicato oggi per volere dei senatori democratici ne sottolinea anche la totale inefficacia perché questi interrogatori non portarono a nessuna informazione decisiva per impedire un attacco. Anzi in molti casi portarono ad "informazioni false" che i detenuti, per fermare le torture, inventavano. Affermazioni a cui la Cia ha immediatamente risposto, affermando che il programma è stato "efficace" e sostanziale per la lotta ad al Qaeda. Per quanto riguarda la torture, il rapporto sottolinea come i detenuti venissero sottoposti a torture come il waterboarding e la privazione del sonno "in modo praticamente continuativo per giorni e a volte per settimane". Le torture - "La privazione del sonno poteva significare anche tenere i detenuti sveglio per 180 ore, costringendoli a stare in piedi o in posizioni scomode, a volte con le mani legate sopra la testa", si legge nel rapporto. In una delle prigioni segrete dove venivano condotti questi interrogatori si è registrata la morte di almeno un detenuto, deceduto per ipotermia dopo essere stato tenuto incatenato nudo al pavimento di cemento. Il rapporto denuncia anche altre torture, come quelle a cui venivano sottoposti detenuti, nudi ed incappucciati, e trascinati avanti e in dietro mentre venivano sottoposti ad un pestaggio. Anche alcuni detenuti eccellenti, che sono stati sottoposti al waterboarding, sono quasi morti durante gli interrogatori: Abu Zubaydah, che dopo una serie di annegamenti è rimasto incosciente "con l'acqua che gli usciva dalla bocca, e Khalid Sheik Mohammad, il regista degli attentati dell'11 settembre. Pompe d'acqua rettali, in piedi sulle gambe rotte, interrogatori di 180 ore, celle gelate ono queste alcune delle pratiche utilizzate dalla Cia per interrogare i sospetti terroristi nelle strutture segrete all'estero . Le parole del presidente  - Barack Obama si è detto disgustato dalle pratiche rese pubbliche e ha giurato che "I duri metodi utilizzati dalla Cia sono contrari e incompatibili con i valori del nostro Paese". Le tecniche utilizzate dalla Cia - ha continuato il presidente - "hanno danneggiato significativamente l'immagine dell'America e la sua posizione nel mondo e hanno reso più difficile perseguire i nostri interessi con alleati e partner". Obama ha affermato: "Continuerò ad usare la mia autorità di presidente per assicurare che non faremo mai più ricorso a questi metodi"

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