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Cuba rilascia Alan Gross, americano detenuto da 5 anni: nuovi rapporti Obama-Castro

Ignazio Stagno
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Il contractor americano Alan Gross è stato rilasciato da una prigione a Cuba. Collaboratore di Usaid (l'agenzia americana per lo sviluppo internazionale che fa parte del Dipartimento di Stato Usa) Gross era stato arrestato 5 anni fa mentre distribuiva materiale elettronico alla comunità ebrea all'Avana e condannato a 15 anni di prigione per spionaggio. Per il rilascio di Alan Gross, gli Usa hanno accettato di liberare per motivi umanitari 3 agenti cubani detenuti neli Stati Uniti dopo un processo controverso che li ha condannati per spionaggio nei confronti di gruppi anti-Castro a Miami. Obama annuncerà oggi una revisione completa della politica con Cuba. E sul caso interverrà anche Raul Castro. Una nuova stagione dunque potrebbe aprirsi sul fronte internazionale.  Le trattative - Proprio una settimana fa, il presidente Obama aveva detto pubblicamente che gli Usa stavano negoziando da tempo con l'Avana per il rilascio di Gross attraverso "una serie di canali". L'accordo per il rilascio di Gross è stato raggiunto dopo oltre un anno di trattative segrete ai massimi livelli tra i due governi e rappresenta un primo passo verso la normalizzazione dei rapporti con l'Avana. Gross, 65 anni, soffre di diabete e le sue condizioni di salute sono peggiorate anche dopo uno sciopero della fame per il quale ha perso 45 chili. Gli Stati Uniti sono pronti inoltre ad aprire un'ambasciata all'Avana, nell'ambito della normalizzazione dei rapporti con Cuba.  Il Papa - Ci sono Papa Francesco e la diplomazia vaticana dietro la clamorosa svolta nei rapporti tra i due stati. A riportarlo il New York Times, riportando che l'accordo sfociato oggi nella liberazione del contractor statunitense Alan Gross è frutto di trattative segrete durate 18 mesi, ospitate in gran parte dal Canada e incoraggiate dal Pontefice, che a sua volta ha ospitato un incontro conclusivo in Vaticano. Al termine di questo processo, il presidente Usa Barack Obama e quello cubano Raul Castro nel corso di una conversazione telefonica hanno acconsentito a mettere fine a decenni di ostilità per avviare nuove relazioni tra i loro due Paesi.  Le parole di Obama - "Vogliamo iniziare un nuovo capitolo tra le nazioni d'America", ha affermato Barack Obama nel proprio discorso alla nazione. "Con Cuba siamo vicini nella cultura e nello sport, molti cubani hanno fatto la nostra storia: siamo separati solo da novanta miglia, ma la nostra storia è stata complicata e peggiorata a causa del comunismo". "Ora - ha aggiunto Obama - Cuba è ancora governata da un Castro, ma le cose sono cambiate: faremo il possibile per portare i nostri migliori valori laggiù. Faremo di tutto per lavorare insieme e ripristinare i diritti umani: tornerà la nostra ambasciata a L'Havana e aumenteremo anche i viaggi. Sarà tolto l'embargo commerciale, durato troppi anni, ed è stato già affidato il mandato a Kerry per intraprendere negoziati immediati. Grazie a papa Francesco: un esempio di come ci si deve comportare oggi nel mondo".    

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