"Lascia perdere...". Psicodramma Pd, Maurizio Martina zittisce così Matteo Renzi
Prigioniero del tempo
La storia, pazzesca, di un uomo che perde la memoria ogni sessanta secondi. Allo scadere di ogni minuto azzera i suoi ricordi. Una vicenda quasi incredibile, ma terribilmente reale. E' la storia di Henry Gustave Molaison (nato 1926 e morto nel 2008). L'uomo si era sottoposto ad un'operazione al cervello nel 1953, operazione che però non aveva dato l'esito sperato: da quel momento erano iniziate le cicliche amnesie. Molaison aveva deciso di operarsi per curare l'epilessia, ma dopo l'intervento la sua memoria a breve termine era compromessa: ricordava solo quello che accadeva un minuto prima, per poi cancellare tutto e "ricominciare da capo". Ad Henry infatti era stato esportato l'ippocampo, necessario per mantenere i ricordi a lungo termine, e l'amigdala, necessaria per le emozioni. Non riconosceva neanche più la moglie e i parenti più stretti. Oggi, sulla sua singolare e terribile vicenda, la neuropsichiatra Suzanne Corkin ha scritto un libro, Prigioniero del presente, edito da Adelphi.
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