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Il New York Times: Federica Mogherini in lizza come numero 1 dell'Onu

Matteo Legnani
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Fino a un anno e mezzo fa non la conosceva nessuno. Poi, nel febbraio 2014, Federica Mogherini è sbarcata alla Farnesina quando Matteo Renzi ha strappato dalle mani di Enrico Letta le chiavi di Palazzo Chigi. Tempo qualche mese e la bionda ministra è ascesa nell'empireo dei notabili europei, in qualità di Responsabile per le politiche della sicurezza dell'Unione europea. Detto in breve: lady Pesc. Chi pensava che quel posto, più che altro simbolico visto che a decidere tutto sono in realtà i capi di stato delle potenze continentali, fosse la fine della carriera della Mogherini, dovrà invece forse ricredersi. La bionda commissaria, infatti, è stata molto abile nelle fasi conclusive della trattativa sul nucleare iraniano e le foto e le immagini di lei coi leader mondiali che annunciavano l'intesa con Teheran hanno fatto il giro del mondo. Così, oggi, il suo nome è (abbastanza sorprendentemente, visto la limitata esperienza sulla scena internazionale) nella short list che il prestigioso New York Times ha steso perche al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon succeda una donna, dopo ben 8 leader di sesso maschile. Tra i nomi che il quotidiano americani butta sul piatto ci sono la presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, la numero uno dell'FMI Christine Lagarde, la Direttore Generale dell' UNESCO Irina Bokova, la giurista canadese Louise Arbour, la responsabile di UNDP Helen Clark, Ertharin Cousin del WFP, il Programma Alimentare Mondiale e Alicia Barcena Ibarra, segretario esecutivo della Commissione Economica per l' America Latina e i Caraibi. E, appunto, anche l'italiana Mogherini. Il mandato di Ban Ki Moon scade nel 2016.

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