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Thailandia, arrestato un 28enne turco: complice dell'attentatore del tempio a Bangkok

Giulio Bucchi
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La polizia thailandese ha annunciato di aver arrestato un uomo a Bangkok per l'attentato che il 17 agosto ha causato 20 morti nella capitale della Thailandia. È un turco di 28 anni: nel suo appartamento nell'area di Nong-Jok sono stati trovati materiali per la realizzazione di bombe. Il portavoce della polizia Prawut Thavornsiri ha detto all'agenzia stampa Dpa che nell'area "è in corso una operazione", ma non ha voluto dare altri dettagli. Le biglie di metallo - Secondo il quotidiano The Nation, nell'appartamento dell'uomo arrestato sono state rivenute biglie di metallo simili a quelle trovate sul luogo dell'attentato oltre ad altro materiale per confezionare le bombe. Fonti della polizia riferiscono che l'uomo assomiglia molto all'identikit che era stato diffuso dalle autorità sulla base delle immagini delle telecamere di video sorveglianza. Circa 100 uomini della polizia e l'esercito hanno partecipato al raid per catturare l'uomo in un appartamento preso in affitto. Secondo vicini citati dai media thailandesi, l'uomo viveva nell'appartamento da almeno un mese prima dell'attentato. La pista dei lupi grigi - Nei giorni scorsi Anthony Davis, un analista di IHS Jane specializzato in temi di sicurezza, era intervenuto in un forum avanzando l'ipotesi che la bomba a Bangkok fosse stata piazzata dall'organizzazione turca di estrema destra dei Lupi Grigi. A suo parere l'attentato al tempietto hindu di Erawan non corrispondeva agli schemi degli attentati opera di gruppi locali o della regione. I Lupi Grigi, secondo la sua ipotesi, avrebbero potuto agire per vendicare la decisione del governo thailandese di rimpatriare in Cina i rifugiati della minoranza musulmana cinese degli uiguri. Fra i 20 morti e gli oltre 130 feriti dell'attentato vi erano molto turisti cinesi.

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