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Terrorismo, arrestata donna con finto pancione da riempire di esplosivo

Matteo Legnani
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L'autobus pubblico di una grande città. Sale una giovane donna incinta. I passeggeri le fanno spazio, le sorridono. C'è chi le offre il posto a sedere... Poi l'esplosione, il sangue, la morte. Non è cronaca, ma potrebbe esserlo. Perchè la nuova frontiera del terrorismo è la mamma-kamikaze. In Francia, infatti, è stata arrestata una 23enne covertita all'islam insieme al compagno 35enne del Ciad. La ragazza, che già lo scorso 15 dicembre aveva subito un controllo in merito a indagini dell'antiterrorismo, è stata arrestata ieri con l'accusa di preparare un attentato esplosivo. Pochi giorni fa aveva acquistato su internet un finto pancione da donna incinta, di quelli che si usano al cinema. Poi l'aveva svuotata e aveva rivestito l'interno con dell'alluminio. Gli agenti, effettuando una nuova perquisizione in casa, hanno trovato l'armamentario. La donna, di nome Camille, ha spiegato agli agenti che voleva servirsene per rubare nei supermercati, ma loro ritengono che volesse imbottirlo di esplosivo per farsi saltare in aria. Durante l'inchiesta è stato anche scoperto che aveva fatto numerose ricerche su internet sul gruppo Stato islamico (Isis) e le donne kamikaze. Il dossier è stato trasmesso ai giudici antiterrorismo di Parigi. Secondo gli inquirenti, la donna aveva già espresso il desiderio di fare la jihad e morire da "martire" in Siria.

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