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Attentato a Barcellona, la Farnesina: "Sono morti due italiani nella strage"

Eliana Giusto
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Nell'attentato di Barcellona sono morti due italiani. La tragica notizia è stata annunciata dal capo dell'unità di crisi della Farnesina, Stefano Verracchia. Le due vittime italiane sono state confermate al ministero degli Esteri dalle autorità spagnole. Oltre a Bruno Gulotta, sarebbe rimasto ucciso (non c'è ancora la conferma ufficiale) Luca Russo, di Bassano del Grappa (Treviso). L'uomo si trovava sulla Rambla con la fidanzata, rimasta ferita ma non in gravi condizioni. L'allarme era scattato subito, alla Farnesina, perché Barcellona è una delle mete più amate dai turisti italiani. E dunque si è da subito temuto che tra i morti e i feriti dell'attacco sulle Ramblas potessero esserci nostri connazionali. Le prime informazioni sulle vittime parlavano di tre cittadini tedeschi e un belga tra i morti, ma sarebbero di 18 nazionalità diverse le persone coinvolte nell'attentato di ieri pomeriggio. Poi la Francia ha fatto sapere che 26 suoi cittadini sono tra i feriti, di cui 11 in gravi condizioni. E col passare delle ore, purtroppo, ha preso credibilità la presenza di almeno un italiano. Nell'attentato a Barcellona ha perso la vita il 35enne italiano Bruno Gulotta, un lombardo di Legnano. E la notizia della sua morte è stata confermata stamattina dal datore di lavoro Gulotta. L'uomo lavorava alla Tom's Hardware Italia. "La notizia ci è giunta all'improvviso ieri sera. Il collega e amico è stato travolto e ucciso da un infame terrorista. Era lì in ferie con la compagna e i due figli" ha scritto il country manager dell'azienda, Robero Buonanno: Secondo la Farnesina, tre nostri connazionali sono tra i feriti: due sarebbero già stati dimessi dall'ospedale in cui erano ricoverati. Nella notte, infatti, hanno lavorato diverse equipe di medici forensi  per le autopsie e l'identificazione delle 13 vittime dell'attacco  della Rambla, come ha riferito la Generalitat. I medici dell'Istituto  di medicina legale e scienze forensi del Ministero della giustizia  lavorano all'identificazione dei corpi arrivati nella Ciudad de la  Justicia.

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