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Attentato Barcellona, il padre dei fratelli Hychami: "Erano due bravi ragazzi"

Andrea Tempestini
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Mohamed e Omar Hychami sono due delle belve che hanno compiuto gli attentati in Spagna, a Barcellona e poi a Cambrils. Due estremisti islamici complici della mattanza che ha sconvolto la Spagna. Rispettivamente di 24 e 21 anni, entrambi sarebbero rimasti uccisi nella sparatoria di Cambrilis. E ora, a parlare di loro, è il padre, Hechami Gasi, intercettato a Ripoll, il luogo dove si trova la moschea dove predicava l'imam ritenuto l'ideatore dell'attentato. Ancora, ufficialmente, non sa nulla dei suoi figli. E spiega: "Sembra che siano morti, a Cambrils o forse in Alcanar". Dunque, al quotidiano La Vanguardia, aggiunge: "Non so come abbiano potuto fare tanto male, tanto danno". Dunque si spinge ad affermare che erano "bravi ragazzi". Nel dettaglio Hechami afferma: "Non so cosa abbiano fatto alla testa dei miei figli, ti assicuro che erano dei ragazzi buoni, normali". E dunque, stando al racconto del quotidiano spagnolo, l'uomo si è baciato le dita, come a giurare su ciò che stava dicendo. Tutta colpa, insomma, di un presunto "lavaggio del cervello". Infatti, riferendosi all'imam, aggiunge: "Quest'uomo che cosa gli avrà messo nella testa?". Infine, più volte, ripete: "Erano bravi ragazzi". Poi ha parlato anche la madre dei due terroristi, la quale, di fatto, non ha cambiato di una virgola la ricostruzione del consorte. "Erano dei ragazzi normali. Si prendevano cura di me, avevano un lavoro e non rubavano", ha affermato. Dunque la signora ha aggiungo: "Mi avevano detto che sarebbero stati in vacanza fino al 25 agosto, mi avevano mandato anche delle foto dalla spiaggia". E invece no. La loro "vacanza" era al contrario una mattanza, quella a cui hanno dato vita a Barcellona.

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