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Battisti, adesso brinda a questo: revocato il permesso d'asilo e di permesso, via libera all'estradizione

Giovanni Ruggiero
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Il governo del presidente brasiliano Michel Temer sarebbe pronto a revocare lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti, e starebbe aspettando solo il via libera della Corte suprema federale (Stf). Se i giudici non concederanno l?habeas corpus preventivo richiesto dalla difesa di Battisti, il governo potrebbe decretare l'estradizione dell'ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac). Lo scrivono media brasiliani, tra cui i siti di O Globo e Folha de S. Paulo, spiegando che due ministri avrebbero già dato la luce verde per un atto di Temer a favore della richiesta italiana: si tratta del ministro della Giustizia, Torquato Jardim, e del ministro degli Esteri, Aloysio Nunes Ferreira. La decisione sull'habeas corpus spetta ora al giudice monocratico Luiz Fux. Secondo indiscrezioni, il governo starebbe già preparando un parere, nel caso in cui la Corte ritardasse la sentenza o stabilisse che la decisione spetta all'esecutivo. Ma per ora il governo sembra intenzionato ad agire solo dopo che il giudice si sarà pronunciato. Battisti era stato arrestato il 4 ottobre vicino al confine con la Bolivia mentre, secondo la polizia, stava provando a scappare. L'ex membro dei Pac è stato condannato in Italia in contumacia in via definitiva nel 1993 per quattro omicidi. È fuggito prima in Francia e poi in Brasile: qui fu arrestato nel 2007 e, a seguito dell'arresto, l'Italia ne chiese l'estradizione. Nel 2009 la Corte suprema brasiliana aveva autorizzato l'estradizione, ma si trattava di una decisione non vincolante, che lasciava l'ultima parola al capo dello Stato. L'allora presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, nel suo ultimo giorno di mandato il 31 dicembre del 2010, negò l'estradizione.

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