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La Russia lancia la sua moneta virtuale: arriva il criptorublo voluto da Vladimir Putin

Giovanni Ruggiero
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La Russia potrebbe essere la prima nazione al mondo a mettere in circolazione una propria criptomoneta. Il mercato delle valute virtuali fa gola al Cremlino, tanto che sarebbe stato Vladimir Putin in persona a ordinare il lancio del progetto attraverso il suo ministro delle Comunicazioni, Nicolaj Nikifirov. Come riporta Repubblica, il ministro ha incontrato nei giorni scorsi i membri del Moscow capital club per definire i dettagli, a cominciare dal nome, il criptorublo: "Lanceremo presto una criptovaluta per un semplice motivo - ha rivelato Nikifirov - se non lo faremo noi, in due mesi a farlo sarenno i nostri vicini del'EuroAsEc", vale a dire la Comunità economica euroasiatica, nella quale la Cina e l'India sono già a lavoro sul lancio di proprie monete virtuali. A differenza della moneta virtuale più famosa - e più quotata al momento - cioè il Bitcoin, il criptorublo non potrà essere prodotto (minato, ndr) da chiunque, ma sarà emesso e tracciato direttamente dal governo federale, basandosi comunque sul blockchain, il database pubblico, ma criptato e privo di una banca centrale, ritenuto tra i sistemi più sicuri al mondo. La conversione della moneta virtuale russa in rubli veri sarà consentita, ma pagando una tassa del 13% da applicare su tutti gli apprezzamenti e sui casi in cui non sarà possibile dimostrare l'origine della valuta. Un modo per scoraggiare il riciclaggio, almeno in teoria. Lo scopo della Russia è riuscire a diversificare l'industria nazionale, allargandosi nel digitale, oltre che ridurre la dipendenza dagli idrocarburi. La passione di Putin per le criptovalute sarebbe nata lo scorso giugno, quando a San Pietroburgo ha incontrato Vitalik Buterin, 23enne inventore della criptovaluta Ether.

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