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Vaticano, Papa Francesco e l'accoglienza per tutti gli immigrati: per Socci è nemico delle Chiesa

Giovanni Ruggiero
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La paura sembra condizionare i rapporti tra i migranti e le comunità che li accolgono. Ne è convinto Papa Francesco che nell'omelia della messa per la Giornata del Migrante, celebrata nella Basilica di San Pietro, ha esortato prima di tutto chi è chiamato ad accogliere gli stranieri a "comprendere le loro paure e apprensioni per il futuro". Ma ha anche definito "comprensibili" la paure delle comunità locali riconoscendo che "non è facile entrare nella cultura altrui, mettersi nei panni di persone così diverse da noi, comprenderne i pensieri e le esperienze. E così spesso rinunciamo all'incontro con l'altro e alziamo barriere per difenderci". "Le comunità locali a volte - ha osservato - hanno paura che i nuovi arrivati disturbino l'ordine costituito, rubino qualcosa di quanto si è faticosamente costruito". Leggi anche: Socci, il più grande fallimento di Bergoglio: come lo batte ancora Ratzinger Dunque, da una parte ci sono le paure dei nuovi arrivati che, ha elencato Francesco, "temono il confronto, il giudizio, la discriminazione, il fallimento". E dall'altra quelle di chi teme di vedere modificata la propria situazione da questi arrivi. "Queste paure - ha scandito il Papa - sono legittime, fondate su dubbi pienamente comprensibili da un punto di vista umano". "Avere dubbi e timori - ha spiegato - non è un peccato. Il peccato è lasciare che queste paure determinino le nostre risposte, condizionino le nostre scelte, compromettano il rispetto e la generosità, alimentino l'odio e il rifiuto". Secondo Francesco, "il peccato è rinunciare all'incontro con l'altro, con il diverso, con il prossimo, che di fatto è un'occasione privilegiata di incontro con il Signore". In questa ottica, ha spiegato, "per le comunità locali, accogliere, conoscere e riconoscere significa aprirsi alla ricchezza della diversità senza preconcetti, comprendere le potenzialità e le speranze dei nuovi arrivati, così come la loro vulnerabilità e i loro timori". "L'incontro vero con l'altro - ha detto ancora il Papa - non si ferma all'accoglienza, ma ci impegna tutti nelle altre tre azioni che ho evidenziato nel Messaggio per questa Giornata: proteggere, promuovere e integrare". All'invito del Papa di "superare le paure e accogliere" tutti ha risposto Antonio Socci, che sulla sua pagina Facebook non ha fatto mancare il suo commento: "Semmai - dice chiaro e tondo la firma di Libero - va superato questo devastante pontificato, nemico della Chiesa e nemico dell'Italia, amico dell'islam, dei regimi comunisti e dei potentati obamiani".

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