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Igor il russo, l'umiliazione degli inquirenti italiani: "Arrivato in Spagna con la bici, ero nascosto da amici"

Giovanni Ruggiero
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Per più di tre mesi Igor il Russo, alias Norbert Feher, aveva fatto perdere ogni traccia di sè, con centinaia di carabinieri e poliziotti italiani impegnati a scandagliare boschi e paesini nel ferrarese. Tutto inutile, almeno stando al racconto del criminale serbo arrestato il 21 settembre in Spagna. Ecco, come ci è arrivato fin lì Igor è un mistero che lui stesso ha provato a svelare, con non poco imbarazzo per gli inquirenti italiani. Leggi anche: Igor, la bestia psicopatica: cosa fa tutto il giorno in carcere Secondo i media spagnoli, Feher ha raccontato ai giudici di aver raggiunto la Spagna in bicicletta, usando nel corso del suo viaggio 23 diverse identità. Una volta trovata la sua nuova sistemazione, ha lavorato per un breve periodo anche nella raccolta della frutta a Lerida. Poi si è trasferito nei comuni di Xirivella e Catarroja, vicino Valencia, per poi passare a Teruel, ultima tappa prima di incappare negli agenti della Guardia Civil e ucciderne due. Dopo l'ultimo doppio omicidio, Igor è scappato di nuovo nella zona di Valencia, dove contava di trovare rifugio grazie a una serie di conoscenze.

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