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Corea del Nord, la scoperta terrificante sui missili di Kim Jong-un: la loro origine e perché può colpire subito

Andrea Tempestini
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Nonostante le Olimpiadi e la traballante pax che hanno portato, il mondo continua a guardare con sospetto alla Corea del Nord e al suo arsenale. E proprio sui missili balistici intercontinentali a disposizione di Kim Jong-un, si scopre che potrebbero essere stati costruiti con disegni e parti simili ai missili sovietici risalenti agli anni Sessanta del Novecento. Leggi anche: "Le sanzioni peggiori di sempre": l'ultima minaccia alla Corea È quanto emerge da una ricerca fatta da Jane's Intelligence Review e ripresa dal Washington Post. Un'analisi che prova a spiegare come Pyongyang sia stata in grado di accelerare lo sviluppo dei vettori e di "saltare i mesi e anche gli anni di test preliminari". Come? Appunto, basandosi sui modelli sovietici esistenti. "È altamente probabile che la Corea del Nord abbia fatto uso di conoscenze, tecnologie o hardware esterni nello sviluppo dell'ICBM Hwasong-15", si legge nella ricerca. Per esempio, i ricercatori hanno messo in evidenza come le dimensioni e la forma del missile nordcoreano ricordano quelle dell'Ur-100, un missile a combustibile solido a due stadi costruito dall'Unione Sovietica negli anni Sessanta e Settanta, conosciuto con il nome Nato di SS-11 Sego, che fu radiato dal servizio nel 1996. E come questo, numerosi altri esempi.

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