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Vaticano, Papa Francesco ha rinnovato la Pontificia commissione per la tutela dei minori

Giovanni Ruggiero
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Dopo mesi di battaglie e accuse incrociate in Vaticano, Papa Francesco ha ceduto e ha deciso di rinnovare la Pontificia commissione per la tutela dei minori. A convincerlo sarebbe stato il viaggio in Sudamerica, oltre che l'ultimo scandalo nella Chiesa che ha coinvolto il vescovo cileno Barros, accusato di aver coperto diversi casi di pedofilia all'interno della sua diocesi. Un caso che Bergoglio sembrava non voler affrontare con fermezza, ma le polemiche dopo le sue parole - apparse un po' "leggere" - non gli hanno lasciato alternative. Leggi anche: Altro fallimento in Vaticano, spunta lo scandalo sul giudice-prete accusato di pedofilia Alla guida della commissione è stato confermato il cardinale O'Malley, con lui resteranno sette dei membri già presenti, affiancato da nove nuove figure scelte tra le Isole Tonga, l'India e l'Australia. Nel gruppo c'è anche l'italiano Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, oltre che diversi rappresentanti dei gruppi di vittime di abusi che negli anni si sono formati in mezzo mondo. Leggi anche: Cosa si è messo a fare ogni venerdì il Papa, gli incontri riservatissimi In questo nuovo corso, O'Malley avrà il difficilissimo compito di lasciarsi alle spalle le polemiche partite proprio dall'interno della Commissione, poi abbandonata come nel caso di Marie Collins, vittima di abusi che aveva denunciato l'atteggiamento poco collaborativo da parte della Curia romana. Stessa sorte per l'attivista contro gli abusi sui minori, Peter Saunders, che aveva accusato il cardinale austrialiano George Pell, prefetto della segreteria dell'economia, costretto a tornare in Australia proprio per difendersi da accuse di pedofilia.

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