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La direttrice Ventrici, boom di ingressi al Casinò di Lugano: "Risultato storico"

Giulio Bucchi
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Aumento di giocatori e nuovo logo. La direttrice del Casinò di Lugano Emanuela Ventrici traccia un bilancio della situazione delle strutture ticinesi, con un occhio alla crisi di Casinò di Campione. Come sta il Casinò di Lugano? «Il 2017 si è concluso positivamente, i dati definitivi verranno comunicati agli azionisti il prossimo mese. Nel 2018 abbiamo intrapreso un rinnovamento della nostra immagine rivitalizzando il logo storico di Casinò Lugano. Siamo focalizzati sui nostri clienti e sul modo per farli “vincere di più”, come recita il nuovo payoff. Pubblicità online, social, radio, affissioni, in Ticino, in Svizzera interna e nel Nord Italia: abbiamo dato vita a numerose promozioni e ne studiamo ogni giorno di nuove. Siamo contenti dei risultati: da 5 anni non vivevamo un mese di aprile con numeri tanto positivi. Crescono gli ingressi, gli incassi (+21,7% rispetto al 2017), ma soprattutto il giocato, con un incremento del 27% alle slot e del 24% ai tavoli, un aumento davvero sorprendente se lo si rapporta al calo generalizzato in quasi tutte le altre case da gioco». Cosa pensa della crisi del Casinò di Campione? «Segnali di difficoltà ne arrivano periodicamente, ma ormai non ci facciamo quasi più caso. Il Casinò di Campione è uno dei nostri competitor più importanti, siamo molto vicini ma abbiamo obiettivi e regole diverse e quindi continuiamo per la nostra strada». Quanta influenza ha il Casinò di Campione sulla realtà ticinese? «Negli anni abbiamo promosso iniziative guardando con rispetto al nostro concorrente. Dare la possibilità ai nostri clienti di giocare in franchi e in euro senza dover cambiare valuta, è stato un passo fondamentale. Avere la più grande casa da gioco d'Europa vicino ci ha sempre motivato a ricercare un servizio di qualità, che per dimensioni e posizione è diverso da Campione. Abbiamo preso la strada che ci porta a essere un casinò d'élite». Cosa immagina per il futuro? «Spero che il Casinò di Campione si riprenda definitivamente e che riesca a trovare la sua strada e magari un giorno, insieme agli altri casinò ticinesi, potremmo coordinarci in una strategia condivisa riportando il settore del gioco al vecchio splendore. Noi siamo sulla buona strada». G. MIG.

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