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Immigrazione, marocchino uccide e brucia giovane socialista: Germania sotto choc

Matteo Legnani
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L'avevano vista viva l'ultima volta lo scorso 14 giugno in un'area di servizio lungo la A9 nei pressi di Schkeuditz. Sophie Losche, 28enne studentessa tedesca, attivista politica e ex leader dei giovani socialdemocratici di Bamberga, studiava a Lipsia, nel nord della Germania e, com'era solita fare, stava raggiungendo casa in Baviera facendo l'autostop. Ieri il suo cadavere, con segni di violenza e parzialmente carbonizzato, è stato trovato in una piazzola di sosta a Asparrena, nei Paesi Baschi (Spagna), a 1.800 chilometri di distanza. Un omicidio orrendo, per il quale la polizia ha arrestato un camionista, che aveva a dato un passaggio alla ragazza nel nord della Germania. A lui sono arrivati perchè Sophie, salendo sul tir, aveva scattato una foto alla targa al mezzo e l'aveva mandata su Whatsapp. A finire in manette è stato Boujemaa L., 41enne marocchino, sposato e padre di quattro figli. Lo hanno beccato a Jaen, in Andalusia, 800 chilometri più a sud di dove il cadavere della ragazza è stato trovato. La belva marocchina stava cercando di rientrare in Marocco. La ragazza era nota per le sue posizioni antirazziste, tanto che la famiglia ha invitato tutti a evitare polemiche sulla nazionalità dell'omicida. Leggi anche: Sei marocchini contro una ragazzina di 13 anni: brutalizzata in pieno giorno al Pincio a Roma

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