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Due italiani su tre si sentono poveri

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La metà si sente di ceto basso: oltre il 40% ha attinto ai suoi risparmi

Lucia Esposito
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Lo avevamo capito. Lo avevamo capito dai soldi che lasciamo al benzinaio quando facciamo benzina, ma anche da quanto vuoto è il nostro portafoglio quanto torniamo dal supermercato. Ma ora, a mettere neo su bianco, questa nostra sensazione è  l'Istat che ha  quantificato in 20, 8% su base annua l'aumento del prezzo della benzina,  in forte accelerazione rispetto al 18,6% di marzo, mentre su base mensile sale del 3,1%. L'Istituto di statistica precisa poi che il rialzo tendenziale è il più alto almeno dal gennaio del 1996. E le bollette della luce e del gas, in dieci anni sono sono aumentate di oltre il 40% e gli italiani si sentono sempre più poveri  Supermercato carissimo La situazione non cambia se, dal distributore della benzina, ci si sposta al supermercato: secondo le rilevazioni dell'Istat i prrezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, il cosiddetto carrello della spesa, hanno registrato ad aprile un aumento su base mensile dello 0,4% per un tasso di crescita tendenziale che sale al 4,7% dal 4,6% di marzo. Lo rileva l'Istat, segnalando che si tratta del livello più alto da settembre 2008. Per effetto soprattutto dei rialzi congiunturali dei beni energetici regolamentati (energia elettrica e gas), i prezzi dei prodotti a media frequenza d'acquisto subiscono forti rincari (+0,9%) e crescono su base annua del 2,9% (in lieve decelerazione dal 3,1% di marzo 2012) Inflazione stabile Secondo l'Istat l'inflazione è stabile al 3,3% su base annua ad aprile. L'istituto di statistica ha rilevato tuttavia un incremento dello 0,5% su base mensile. L'inflazione acquisita per il 2012 è pari al 2,7%. La stabilizzazione dell'inflazione è il risultato della stazionarietà (al 4,2%) del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni, accompagnato da un lieve rallentamento di quello dei servizi (2,2% dal 2,3% del mese precedente). Come conseguenza di questi andamenti, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di un decimo di punto percentuale rispetto al mese di marzo. Sotto il profilo settoriale, nel mese di aprile i più rilevanti effetti di sostegno alla dinamica congiunturale dell'indice generale vanno imputati ai Beni energetici regolamentati e non regolamentati (rispettivamente +2,2% e +2,0%). Impatti significativi derivano, inoltre, dagli aumenti su base mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai Trasporti (+1,3%) e dei Ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,2% La mazzata L'aumento dell'inflazione sul carrello della spesa ad aprile rilevato dall'Istat si tradurrà in un aggravvio di 635 euro all'anno per una famiglia di tre persone e di 686 euro all'anno per una di quattro. La stima è del Codacons secondo cui "è evidente che aumentare ad ottobre l'Iva significherebbe una ulteriore spinta sui prezzi già alle stelle". Secondo l'organizzazione dei consumatori, "l'effetto sull'inflazione sarebbe variabile tra l'1,32% e l'1,74%, a seconda che scattino anche gli arrotondamenti e le speculazioni". Il Codacons "propone, quindi, a Monti che nel consiglio dei Ministri di oggi siano subito attuati alcuni tagli agli sprechi della politica, eliminando ad esempio le comunità montane, ente ancora più inutile delle province, ed abolendo i consigli di amministrazione delle partecipate degli enti locali, e che sia introdotto il principio di commisurare le detrazioni fiscali al reddito dichiarato, in modo che, ad esempio, non siano concesse a chi dichiara di guadagnare oltre 75.000 euro"

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