Casellati, baci e abbracci alle forziste. Poi arriva Berlusconi: cala il gelo
Le consultazioni
Il Pdl ha deciso di ricorrere alle primarie. Ieri a via dell’Umiltà si è riunito il tavolo delle regole, quello deputato a decidere i criteri di partecipazione e svolgimento e subito sono emersi i problemi. Primo: la data. Secondo il metodo: saranno primarie «vere» e «aperte», lo chiedono i Formattatori e lo dicono i dirigenti azzurri, ma quanto aperte? Il primo argine è sui candidati “stranieri”. Terzo: le firme. Per essere accolta, una candidatura alle primarie pidielline, deve essere corredata da un tot di sottoscrizioni. Quante? Il numero di mille, inizialmente ipotizzato, sembra un’asticella troppo bassa e alla portata di troppi aspiranti, finirebbe per essere un casino.
i più letti
Condividi le tue opinioni su Libero Quotidiano
Commenti all'articolo
peroperi
19 Giugno 2012 - 21:09
Mario Sechi il direttore del Tempo è persona liberale, informata, preparata, capace ed intelligente. Ci pensino al pdl perche' mandare i soliti è certamente la catastrofe. (per loro)
Report
Rispondi
alrom
19 Giugno 2012 - 19:07
ma questi signori non hanno ancora capito che con questo modo di fare nessuno li caca più ?
Report
Rispondi
stucchevole
19 Giugno 2012 - 17:05
Votare di nuovo questi imbecilli vuol dire essere più imbecille. Ma cosa vogliono,dopo aver avuto la maggioranza nel paese e non hanno fatto nulla,ma proprio nulla queste teste di ladro.
Report
Rispondi
Mostra più commenti