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Fini regala l'aumento alla CameraSmascherato da Schifani

Fini visto da Benny

Nel bilancio del Senato i tagli alle spese e agli stipendi sono paragonati all'aumento in busta paga del 3,2% concesso da Gianfranco a Montecitorio. E lo ha fatto in gran segreto

Andrea Tempestini
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  "Caro Gianfranco Fini, hai proprio le mani bucate. Firmato Renato Schifani. Il presidente del Senato si leva un sassolone dalla scarpa e restituisce con gli interessi al suo collega della Camera lo schiaffone subito quando ci fu da eleggere il nuovo consiglio di amministrazione della Rai. All'epoca fu contestato il cambio di un parlamentare della commissione vigilanza Rai che di fatto permise di nominare l'attuale cda vanificando uno scherzetto che lo stesso Fini aveva preparato. Allora si trattava di schermaglie di potere che poco interessano agli elettori. Questa volta la staffilata arriva su un terreno ben più popolare: quello dei costi della politica. Ed è proprio nel documento sul bilancio preventivo 2012 di palazzo Madama che Schifani si toglie la soddisfazione, illustrando per filo e per segno tutti i risparmi di spesa approvati in questi ultimi due anni, i tagli alle indennità parlamentari e sottolinenando come lui - a differenza di Fini, che fa il grandioso con i soldi degli altri - è riuscito a imporre il cilicio anche ai dipendenti del Senato, al contrario di quanto avvenuto alla Camera dei deputati", spiega Franco Bechis su Libero in edicola oggi. Che succede? Succede che Fini regala l'aumento a chi lavora alla Camera, e l'omologo al Senato, il pidiellino Schifani, semplicemente lo smaschera. Nel bilancio del Senato i tagli alle spese e agli stipendi sono paragonati all'incremento pari al 3,2% in busta paga dato da Gianfranco a Montecitorio. E a rendere ancor più scandaloso l'aumento c'è il fatto che il leader di Futuro e Libertà lo ha concesso in gran segreto. Leggi l'approfondimento di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, giovedì 2 agosto  

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