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La Merkel non convince Moody's: Pil dell'Italia giù nel 2012, la ripresa è un miraggio

Giulio Bucchi
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  "I rischi per la ripresa economica tra quest'anno e il prossimo sono aumentati rispetto alla scorsa primavera". Lo rileva l'agenzia internazionale Moody's, che ha aggiornato il suo outlook di aprile scorso prevedendo bruschi rallentamenti nei Pil di tutti i paesi, Italia in testa. La crescita delle economie emergenti rallenterà più delle attese e la crisi del debito dell'Eurozona - rileva l'agenzia - continuerà a generare i maggiori rischi per lo scenario globale. Secondo Moody's i rischi per la ripresa sono saliti a causa della recessione più profonda del previsto che ha colpito l'Eurozona, determinando una contrazione più consistente del credito; per il brusco rallentamento della crescita in Cina, India e Brasile; per lo shock dei prezzi petroliferi; per il rischio di una stretta fiscale severa e improvvisa paventata negli Usa nel 2013.Negli ultimi tempi, secondo l'agenzia, sono aumentati i rischi globali al ribasso per via della situazione dell'Eurozona. La stima complessiva per il G20 è di una crescita del 2.8% nel 2012 e del 3.4% nel 2013, in calo sul +3.2% del 2011 e +4.6% del 2010. Brutte notizie per l'Italia - L'agenzia Moody's ha rivisto al ribasso anche le stime sul Pil dell'Italia, che nel 2012 dovrebbe contrarsi del 2 per cento L'Eurozona, secondo Moody's, dovrebbe invece contrarsi nell'anno in corso dello 0,5% ma con performance assai divergenti: per la Germania l'agenzia prevede una crescita relativamente maggiore delle stime (+0,5%) mentre la Francia è prevista 'piatta'. Confermato il Pil in calo dell'1,5% della Spagna, mentre il Portogallo dovrebbe vedere una contrazione del 3,5% e la Grecia addirittura del 7 per cento.   

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