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Arrestato il produttore Angelo Rizzoli,accusato di "bancarotta fraudolenta"

L'ex editore è stato portato via dalla guardia di finanza. Le fiamme gialle hanno anche sequestrato alla famiglia beni per un valore di 7 milioni di euro

Lucia Esposito
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Il produttore televisivo e cinematografico, ed ex editore, Angelo Rizzoli, e' stato arrestato dalla guardia di finanza per un crac da oltre 30 milioni di euro, in qualita' di amministratore unico della 'Rizzoli Audiovisivi Srl' (oggi Tevere audiovisivi Srl) societa' holding in liquidazione. L'accusa è di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale per aver cagionato con dolo il fallimento di 4 delle societa' controllate: Produzioni internazionale Srl, Ottobre Film Srl, Delta Produzioni Srl e nuove produzioni Srl. Contemporaneamente le fiamme gialle hanno sequestrato beni del valore stimato di circa 7 milioni di euro, compresi la residenza della famiglia Rizzoli ai Parioli, la tenuta 'Ca' de dogi' e diversi terreni a Capalbio (Gr) ed alcune quote societarie. L'operazione è l'epilogo di complesse indagini del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, avviate a seguito dell'istanza di concordato preventivo presentata il 30 aprile 2012 dalla Tevere Audiovisivi Srl (gia' Rizzoli Audiovisivi Spa e poi Srl), storica casa di produzione televisiva e cinematografica costituita e diretta da Rizzoli, capogruppo di una holding composta da altre societa' operanti nel medesimo settore, tutte fallite tra il gennaio 2011 ed il marzo 2012. 

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