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Assolti dopo 6 anni i "pedofili"Figuraccia giustizia a Rignano

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Tre maestre, il marito di una di loro e una bidella dell'asilo "Olga Rovere" erano accusati di violenze su 21 bambini. Per la corte "il fatto non sussiste"

Glauco Maggi
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Hanno passato gli ultimi sei anni con l'accusa di essere dei pedofili, di aver violentato i bambini di un asilo. Quello di Rignano Flaminio, comune a una cinquantina di chilometri da Roma. Oggi, però, le tre maestre Silvana Magalotti, Marisa Pucci e Patrizia Del Meglio, il marito di una di queste e la bidella Cristina Lunerti sono stati assolti con formula piena, perchè "il fatto non sussiste". Tutto ha inizio nell'estate del 2006 i genitori di alcuni bambini della scuola materna "Olga Rovere" vanno dai carabinieri per raccontare una storia di abusi che i loro figli avrebbero subito dentro e fuori l'istituto. A quelle denunce seguiranno in massa anche altre, riguardanti in tutto 21 bambini. Sono i primi passi di una tormentata vicenda giudiziaria che per settimane intere occuperà le prime pagine dei giornali e guadagnerà i titoli di testa dei tg travolgendo le famiglie dei piccoli e quelle degli indagati L'inchiesta tocca il suo apice il 24 aprile 2007: i carabinieri di Bracciano, su ordine del gip Elvira Tamburelli, arrestano tre maestre dell'asilo Silvana Magalotti, Marisa Pucci e Patrizia Del Meglio, il marito di quest'ultima, Gianfranco Scancarello (autore televisivo), la bidella Cristina Lunerti e un benzinaio, il cingalese Kelum De Silva. L'accusa per tutti è di associazione per delinquere, atti osceni in luogo pubblico, maltrattamenti in famiglia, sottrazione di minore, sequestro di persona e violenza sessuale. Secondo il pm Marco Mansi, almeno 21 bimbi di età compresa tra i 3 e i 4 anni tra il 2005 e il 2006, sia nella scuola che fuori, sarebbero stati oggetto di abusi sessuali e di "giochi erotici". Il processo comincia il 27 maggio 2010 e si celebra a porte chiuse. Il 2 aprile 2012 il pm Mansi chiede 12 anni di reclusione per tutti gli imputati e la trasmissione degli atti al suo ufficio per poter procedere contro altre due maestre. Oggi, dopo nove ore di camera di onsiglio, la sentenza di primo grado del tribunale di Tivoli, che cancella tutte le accuse e alla quale i genitori dei bambini hanno reagito con urla contro i giudici e con calci e pugni alle porte dell'aula in cui si era appena concluso il processo.

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