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Oscar, trionfa Sorrentino: "La Grande Bellezza" miglior film straniero

Nicoletta Orlandi Posti
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Paolo Sorrentino conquista l'Oscar per il miglior film straniero con 'La grande bellezza' a 15 anni da 'La vita è bella' di Roberto Benigni e a 52 dalla delusione di Fellini che con 'La dolce vita' non riuscì a conquistare la preziosa statuetta (era candidato nella categoria 'miglior regista') dopo il trionfo di Cannes. E proprio al film più popolare di Fellini si ispira l'ultimo lavoro di Paolo Sorrentino (ma il regista napoletano nega energicamente ogni similitudine). Seguendo Jep Gambardella (Toni Servillo), un intellettuale dandy napoletano di 65 anni autore di un solo romanzo scritto 40 anni fa e grande viveur, Sorrentino racconta in maniera grottesca e a volte dissacrante una Roma degradata, con i suoi ricchi vuoti e annoiati, le feste scatenate a base di musica dance, balli di gruppo, drink e coca. Il film - 'La grande bellezza' ha la scenografia più bella del mondo, una Roma fotografata in maniera eccelsa da Luca Bigazzi sul cui sfondo si muovono personaggi della 'Dolce vita' di oggi: scrittori falliti (Carlo Verdone), spogliarelliste mature e disilluse (Sabrina Ferilli), nobili decaduti, presudo-intellettuali, bacchettoni benestanti (Pamela Villoresi), imprenditori cinici e vacui (Carlo Buccirosso), donne ricche e annoiate (Isabella Ferrari), editori nani e artisti improbabili, ex soubrette distrutte da droga e alcol (Serena Grandi), alti prelati che parlano solo di cibo (Roberto Herlitzka) e 'sante in vita' che si nutrono solo di radici "perchè le radici sono importanti". Sorrentino assicura di aver voluto raccontare Roma con gli occhi del turista (si sente tale anche se vive nella Capitale da oltre sei anni), "come un visitatore sopraffatto dalla meraviglia". Come Marcello nella 'Dolce vita' di Federico Fellini, Jep Gambardella (anch'egli giornalista) vive di notte e passa da una festa all'altra, da una donna all'altra, vedendo scorrere davanti a sè gente senza identità, persone sconfitte la cui sofferenza e tragedia umana vengono esaltate dal confronto impietoso con 'la grande bellezza' della città di Roma. Un film che scorre bene per oltre un'ora e mezza e che forse ha come unico difetto quello di trascinarsi negli ultimi cinquanta minuti dove l'introduzione dell'elemento religioso - con l'ex esorcista innamorato della cucina e la santa che ricorda madre Teresa di Calcutta - impone uno stop al ritmo e crea un'inevitabile frattura nella narrazione, portando a un finale un po' di maniera con tanto di flashback e sovrapposizione di tempi e luoghi. 'La grande belezza' ha incassato oltre 8 milioni di euro in Italia e superato ampiamente i 2 milioni di dollari negli Usa, dove è uscito il 15 novembre 2013. L'emozione di Sorrentino - "Sono molto molto emozionato felice e sollevato perchè (vincere) non era affatto scontato", perchè i "concorrenti erano molto temibili e stavano facendo un grande lavoro", ha detto Paolo Sorrentino nella conferenza stampa successiva alla premiazione con l'Oscar come miglior film straniero per il suo "La grande bellezza". Rispondendo alle domande dei molti giornalisti presenti il regista ha auspicato, "che l'industria cinematografica italiana faccia di più", per il mercato internazionale, perchè, ha detto, è, "da lungo tempo (troppo) che facciamo film solo per il mercato locale. Spero che questo premio funga da stimolo al cinema italiano". Il regista ha poi chiarito che durante la cerimonia i personaggi citati, "Fellini, Talking Heads, Scorsese e Maradona", più che una dedica sono stati, "per me una fonte di ispirazione. Quattro campioni nella loro arte che mi hanno molto insegnato tutti cosa vuol dire fare un grande spettacolo (cosa) che penso sia inanzitutto alla base dello spettacolo cinematografico". Oscar, vince Sorrentino con La grande bellezza Guarda il video su LiberoTV Il tweet di Renzi - Anche il premier Matteo Renzi esulta per l'Oscar a 'La grande bellezza' di Paolo Sorrentino. Appresa la notizia, il presidente del Consiglio ha twittato di prima mattina: "In queste ore dobbiamo pensare ad altro e lo stiamo facendo. Ma il momento orgoglio italiano per Sorrentino e 'La grande bellezza' ci sta tutto". Anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha affidato a Twitter la sua gioia: "L'Oscar conquistato da 'La grande bellezza' di Paolo Sorrentino "sarà per l'Italia un'iniezione di fiducia in se stessa".  "Viva Sorrentino, viva il cinema italiano! - aveva 'cinguettato' in piena notte il ministro - quando il nostro Paese crede nei suoi talenti e nella sua creatività, torna finalmente a vincere". Franceschini riferisce anche di avere telefonato a Sorrentino "per dirgli della mia gioia e ringraziarlo".

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