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Lavoratori da record: la donna più assenteista di sempre e l'uomo che non ha mai fatto un'assenza

Serena Cirini
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Sei giorni di lavoro in nove anni e quarant'anni di carriera senza neppure un'assenza. Gian Antonio Stella, in un articolo pubblicato sul settimanale Sette, racconta due storie: una provoca rabbia e sconcerto, l'altra restituisce un po' di speranza e fiducia. La prima è quella di una donna, dipendente del policlinico Sant'Orsola di Bologna, che si è inventata due gravidanze pur di non presentarsi al lavoro. S. S. - i magistrati hanno preferito non fornire ai giornali né il suo nome completo, né la sua foto - poco più di un anno fa, è stata condannata a due anni di carcere senza condizionale. Con solo sei giorni di lavoro in nove anni, il record mondiale dell'assenteismo va indubbiamente a lei.  Tutt'altra storia è quella che arriva dalla Sicilia. La dedizione al lavoro di Salvatore Nicotra, in servizio al Comune di Catania, è leggendaria: in quarant'anni di carriera, il direttore dell'Ufficio del Segretario generale non ha mai mancato di timbrare il suo cartellino. I colleghi raccontano di come abbia pianificato ogni cosa pur di mantenere inalterato il suo record: "Anni fa, programmò un piccolo intervento chirurgico per il 30 aprile, in modo da sfruttare la festa del primo maggio". Ora per Turi, come lo chiamano affettuosamente gli amici, è arrivato il momento di andare in pensione. Duecentotrentanove, i giorni di ferie non godute. Per salutarlo, il sindaco Enzo Bianco ha voluto organizzare una cerimonia. Lui, un po' intimidito dalle inattese attenzioni, non si è lasciato distrarre da facili entusiasmi ed è rimasto fedele alla sua anima da Stachanov: "Vi chiedo scusa per il mio imbarazzo - ha detto - ma mi rendo conto che sto paralizzando l'attività di molti uffici". 

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