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La bolletta della luce sotto la lente: perché è così cara

Nicoletta Orlandi Posti
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Il costo delle materie prime è sceso, i consumi sono ridotti ai minimi, eppure le bollette della luce continuano a crescere: in cinque anni sono aumentate per ogni famiglia di 512 euro l'anno. Perché? Tutta colpa di oneri, tasse, incentivi, balzelli e sussidi indiretti: una sfilza di voci che s'è ingrossata di anno in anno, in barba al mercato, alla competizione. La Stampa, ad esempio, ha scoperto che ogni due mesi, contribuiamo a sostenere vecchissimi interventi, come quello alla centrale nucleare di Trino. A coprire le agevolazioni per le società con alti consumi individuate per le legge. E le società, ormai, si sono ridotte a una: Ferrovie dello Stato. La bolletta ai raggi x - Non solo. Passando sotto la lente la bolletta per l'energia elettrica come ha fatto la Stampa risulta che solo il 50% di quanto paghiamo è effettivamente per quanto consumiamo. Il resto è suddiviso tra servizi di rete - dal trasporto dell'energia alla distribuzione locale fino alla gestione del contatore - e, soprattutto, da imposte e oneri generali, che pesano rispettivamente per il 13,34% e il 21,43%. All'interno degli oneri generali gli incentivi alle fonti rinnovabili pesano, su ciascuno di noi, quasi 93 euro all'anno. Altri 4,6 euro li paghiamo per la messa in sicurezza del nucleare (contribuiamo, ad esempio, allo smantellamento delle centrali di Latina, Caorso, Trino vercellese), ben 7,44 finiscono invece ad agevolare le imprese manifatturiere a forte consumo energetico. Un tesoretto da 300 milioni l'anno (ogni famiglia contribuisce con 2,18 euro) è, come già detto, destinato a Ferrovie dello Stato, che gode di una tariffa speciale. Piccoli risparmi - In realtà all'inizio di aprile l'Autorità per l'energia ha stabilito una riduzione dell'1,1% per l'elettricità che tradotto in cifre significa un mini-taglio da 6 euro l'anno. Meglio vanno le cose sul fronte del gas, sostiene la Stampa: nella prossima bolletta la tariffa scenderà a 83,01 centesimi al metro cubo e la spesa annua si attesterò quindi a 1.162 euro (46 in meno). Si tratta del frutto della riforma varata dall'Autorità, tutta centrata sui prezzi spot, che ha consentito un calo di circa 140 euro negli ultimi 12 mesi.

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