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Rossella, la prostituta più anziana d'Italia è un trans

simone cerroni
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Capelli biondi a caschetto, smalto rosso e rossetto rosa. Era Mario e ora è Rossella Bianchi, 72 anni e vanta di essere una delle prostitute transessuali storiche di Genova e tra le più anziane di tutto il Paese: 3000 incontri all'anno in quasi 50 anni di attività, per un totale di totale 150 mila prestazioni lavorative, se così vogliamo chiamarle. La sua vita è cambiata nel 1982 e dopo l'elettrocoagulazione e le protesi al seno iniziò la trasformazione. Il lavoro mi ha cambiata - E' stato proprio il suo lavoro a farla sentire normale, confessa la donna in un'intervista al Corriere della Sera. A farsi accettare, tanto da avere un agenda colma appuntamenti con clienti. Un lavoro a suo avviso che ti porta a vedere la depravazione della gente, a conoscere tutti i loro desideri segreti e incoffessabili, fattori questi che dopo tanti anni a convincersi che la sua sessualità era normale più di quella dei suoi consumatori di sesso. Le rughe si vedono, ma la signora Bianchi esercita ancora, "perché la vita costa, per farmi qualche viaggio, per potermi permettere un regalo". L'ufficio, nei pressi della Stazione Principe di Genova e vicino all'Università, dove vive la comunità trans più numerosa d'Italia, è sempre lo stesso, dal 1971. "Un indirizzo, una garanzia", un vero e proprio slogan quello della presidente della prima associazione di transessuali La depravazione della gente - La donna ha mandato indietro il nastro della sua vita e ha iniziato a ricordare le sue esperienze, quelle che sono racchiuse anche nella sua autobiografia "In via del campo nascono i fiori". "Quanti uomini si aggiravano tra i vicoli, inquieti. Cercavano noi. Ognuno con il suo desiderio segreto, inconfessabile. Molti venivano vestiti da donna, per farsi trattare al femminile. Ce n'era uno che voleva essere il mio scolaro. Gli chiedevo quanto fa 81 diviso 9 e lui rispondeva sempre 8. Le sbagliava apposta, per farsi colpire con un frustino". Ne ha viste di tutti i colori la signora Bianchi. E proprio rivela che "sono convinta che quella con la sessualità più normale sono proprio io". Dai manager ai calciatori, tutti da Rossella - Lei non si concedeva ad una categoria perticolare, ma il suo parco clienti spaziava il lungo e in largo, in età e in professione. Dai Manager ai direttori di banca, dai politici agli sportivi (in particolare pallannuotisti e calciatori di serie A e B - alcuni anche famosi), ma anche i militari, quando facevano scalo con le navi nella città della Lanterna. E ancora, dai genoani agli stranieri, sposati e non. C'era anche qualche prete. "Uno arrivava sempre la mattina - confida la donna al Corriere - non si toglieva nemmeno il collarino. Un altro, grande e grosso, pretendeva incontri più discreti. Mi telefonava, ed ero io ad andare da lui, in canonica. Fino a quando, un giorno, mi immobilizzò a letto e mi urlò: 'Basta, mai più, tu sei Satana, la rovina, tu mi induci in tentazione!'. Mi spaventai così tanto che non ci tornai mai più". Nonostante le paure di un lavoro che potrebbe diventare pericoloso la signora Bianchi va avanti e riceve come negli anni 70' nel suo appartamento, facente parte di una serie di portoncini. Li sopra lo stipite della porta della sua abitazione al piano terra, sono appese delle lampade rosse - spiega la donna. "Se sono accese, significa che il 'negozio' è aperto". Rossella ha anche la funzione lampeggiante, opportuna "per dire che sono dentro con un cliente e stiamo cercando un terzo".  

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