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Gli avvocati di Yara: "La ragazza fu spogliata, ferita e rivestita"

laura vezzo
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Continuano ad emergere indiscrezioni e nuovi particolari sul caso Yara. Il settimanale OGGI, da domani, 8 ottobre, in edicola, pubblica alcune dichiarazioni degli avvocati di Massimo Bossetti, facendo così intravedere quale potrebbe essere la loro linea difensiva. I dubbi della difesa - "E se Yara fosse stata spogliata, ferita e poi rivestita? Lo fa supporre non solo l'assenza di sangue, ma anche di tagli sugli indumenti, in particolare il giubbino. Come fanno gli inquirenti a sostenere che Yara è stata colpita con un affilatissimo taglierino mentre veniva inseguita fra le sterpaglie del campo di Chignolo? I suoi indumenti avrebbero dovuto essere pieni di tagli. E invece non ce n'è traccia", sostengono gli avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni. "E poi c'è la posizione strana degli slip che dovrà essere spiegata", continua la difesa, "Lo slip è stato tagliato lateralmente all'altezza dell'elastico. Avrebbe quindi dovuto afflosciarsi verso il basso e invece, quando Yara è stata ritrovata, gli slip fuoriuscivano dai leggings e il bordo era ripiegato all'esterno. In quella piega è stata scoperta la sostanza biologica che ha consentito di risalire al Dna di Bossetti. Ma si tratta di una posizione innaturale che fa sospettare un frettoloso rivestimento della povera ragazza". La conclusione - Concludono i legali: «È possibile che la ragazza sia stata spogliata, ferita e rivestita nel buio del campo di Chignolo, sotto la pioggia, nel fango, fra le sterpaglie che rendevano difficilissimo anche solo camminarci sopra? O dopo la scomparsa Yara è stata tenuta in un altro posto? In questo caso sarebbe stato un rapimento organizzato e preparato da più di una persona».

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