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Immigrazione, il piano di Matteo Renzi per la "cittadinanza veloce" ai bambini stranieri

Andrea Tempestini
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Tra un annuncio e l'altro, tra la promessa di estendere gli 80 euro anche alle neo-mamme e quella di correggere la Manovra, nello studio di Barbara D'Urso il premier Matteo Renzi spalanca anche le porte all'invasione degli immigrati. E promette: "Cittadinanza più veloce ai bimbi stranieri", ai figli degli immigrati dunque. Secondo Renzi si tratta di un "fatto di civiltà", e annuncia che il "treno dei diritti civili" partirà dopo la legge di bilancio e quella elettorale. L'idea - Il progetto del premier è già ben delineato: non si tratterà di un'apertura indiscriminata, ma in buona sostanza si passerà dallo ius sanguinis (è cittadino chi nasce da italiani) allo ius soli temperato, ossia riservato ai bambini che nascono in Italia da genitori stranieri a patto però che completino un ciclo di studi. Nel dettaglio, la scuola dell'obbligo per chi è nato in Italia, oppure la scuola secondaria superiore per chi è arrivato già adolescente. L'idea del permier è questa, anche se il Nuovo centrodestra preferirebbe affidarsi a una sorta di esame di italianità. Le reazioni - I tempi per l'"invasione", dunque, sembrano ora maturi. Se ne parlerà alla prossima Leopolda e il tema verrai poi portato in aula dal governo. Resta da vedere come reagiranno le altre forze politiche. E se pare scontata la consueta opposizione a tutto del Movimento 5 Stelle, pare meno scontato l'appoggio del NCd, anche se Gaetano Quagliariello, coordinatore del partito, spiega: "Non siamo un partito xenofobo come la Lega, e siamo d'accordo sul principio dello ius soli temperato. Il problema con Renzi è definire il grado...di temperatura".

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