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Baby squillo a Cuneo, 200 euro o dosi di cocaina per rapporti sessuali

Nicoletta Orlandi Posti
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Duecento euro a prestazione oppure dosi di cocaina e hashish. E' quanto pagavano i clienti di una baby prostituta di appena 16 anni fermati ieri dalla Questura di Cuneo. Tutti impiegati e liberi professionisti, uno di loro è finito in carcere, quattro sono ora ai domiciliari, tre hanno obbligo di firma quotidiana, che sistematicamente facevano sesso con una ragazzina che si è giustificata così: "Non fatico e guadagno bene". "Ci ha detto di aver iniziato come le baby squillo di Roma di qualche mese fa. I ‘consigli' glieli ha dati un'amica, di 3 anni più grande, anche lei occasionalmente prostituta. E ai clienti che le domandavano l'età diceva di essere maggiorenne", hanno raccontato gli agenti della squadra mobile di Cuneo a La Stampa. "Una ragazzina normale. Studentessa alle superiori. Le piaceva la cocaina, fumare qualche spinello e avere soldi. Tanti. Ha iniziato così". Il ruolo dell'amica più grande - I primi incontri accertati risalgono al dicembre 2012, quando la giovane oggi maggiorenne aveva 16 anni. Gli incontri organizzati online avvenivano in un appartamento di Centallo prestato da un amico, a casa dei clienti (a Torino, Savigliano, Cuneo, Alba) o in auto. Tre persone, indagate per induzione e sfruttamento della prostituzione, rischiano 12 anni di carcere. Tra questi anche l'amica, 21enne, che l'ha iniziata al giro e che secondo la polizia provvedeva a gestire e organizzare gli incontri sessuali della vittima. I clienti invece, accusati di prostituzione minorile, fino a 6.

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