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Cuneo, le confessioni della baby squillo: così compravo quello che volevo

Eliana Giusto
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"Che male c'era in ciò che facevo?. Ho iniziato perché mi andava, mi davano dei soldi e potevo permettermi cose che altrimenti mi sarei sognata. Pentita? No comment". La ragazza che ora ha diciotto anni e che per due anni è andata con uomini "per bene" della provincia di Cuneo per qualche centinaio di euro e un po' di cocaina si racconta in una intervista a La Stampa. Nega di essere stata agganciata da una ragazza più grande che già si prostituiva: "Non mi ha portata lei in quel giro lì. Ci siamo entrate insieme e insieme abbiamo fatto tutto. Non parli di sfruttamento: guadagnavamo qualcosa insieme". "Brave persone" - Ma non difende solo la sua amica, difende anche i suoi clienti: "Non tirate in balle questa gente, per favore. Sono tutti delle bravissime persone. Hanno una bella famiglia, un lavoro onesto e importante e con me si comportavano bene. E poi io dicevo che ero maggiorenne. Se hanno commesso uno sbaglio è stato di non chiedermi la carta d'identità". In realtà, a leggere le ottanta pagine che raccontano la Cuneo a luci rosse, non sembrano così "per bene". Per carità tutti professionisti, padri di famiglia, bancari, ingegneri, impiegati con casetta al mare e profilo facebook impeccabile, ma con perversioni inquietanti. Gli sms - C'è un libero professionista che vive nell'astigiano e che inizia a frequentarla quando lei ha 16 anni. Una volta la porta in campagna, stende una coperta sull'erba e le chiede se può far finta di stuprarla. Vuole un rapporto estremo, "tanto non è più vergine". Si accorderanno per 800 euro. "Cifra ragionevole", commenta lui. Poi c'è un camionista di Carrù: "Oggi lavoro e domani sera non sono solo", le scrive in un messaggio. Inizialmente si incontrano in auto. Poi lui chiede che si vedano in una casa: "In macchina non ho voglia, in un letto ho visto che sei più brava". Infine, c'è l'ingegnere innamorato che le manda decine di sms: "Voglio vederti amore, mi manchi". Ovviamente in cambio di denaro, anche solo per venti minuti insieme: "Non ti chiedo poi molto...".

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