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Casta, di dirigenti pubblici premiati per spostare una scrivania

Lucia Esposito
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E' incredibile come non finiscano mai gli sprechi, le assurdità, i premi, i benefit per certi dirigenti pubblici. Il posto di lavoro che diventa una cuccagna e iquello che è banalmente lo svolgimento del proprio lavoro viene premiato generosamente come se fosse un evento eccezionale. Repubblica cita il caso del Comune di Perugia dove un dipendente pubblico è stato premiato con oltre 8mila euro per aver, in pratica, contato il numero delle scrivanie e fatto l'inventario dei computer presenti negli uffici. Ma il comune di Perugia è magnanimo con tutti: i dirigenti si sono spartiti 188mila euro per circa 5200 euro a testa. Gli obiettivi da raggiungere? Eccoli: far riaprire in tempo i bagni pubblici di via Boncambi, celebrare i 50 anni del gemellaggio tra Perugia e Bratislava e così via.. Anche senza obiettivi - E chi non ha raggiunto gli obiettivi? Nessun problema. Si sono presi comunque il premio anche se più basso, solo duemila euro.  Ma l'indice del raggiungimento degli obiettivi è altissimo: il 92% ha portato a termine il suo obiettivo. Non solo. Repubblica cita il caso di un ex dipendente che tra stipendio fisso e premi per cause vinte è andato in pensione con un vitalizio di oltre 53mila euro il mese. E visto che comunque ha prestato il suo servizio al Comune di Perugia, di tanto in tanto usa anche l'auto blu.  Non solo Perugia. C'è anche Genova, con i quattro premi da 40mila euro concessi alla vigilia di un'alluvione non prevista - come sempre - dai dirigenti della protezione civile. La stessa musica a Lecce, a Cremona, a Crema. In tempi di spending review i dirigenti pubblici sono gli unici i cui stipendi non vengono intaccati dai tagli. Anzi. A Crema, per esempio, nonostante il 72% degli uffici abbia avuto un impegno calante rispetto allo scorso anno, i dirigenti si sono presi 30mila euro di bonus. 

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