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Patteggiano tutti, in carcere non va nessunoCosì finisce lo scandalo mazzette di Expo

Matteo Legnani
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Scandalo. Vergogna. Indignazione. Prime pagine dei giornali. Tanto rumore per nulla. Perchè l'ultima infornata di tangenti, quella legata alle opere per l'Expo che si terrà nel 2015 a Milano, è finita coi soliti tarallucci e vino. Primo Greganti il compagno G delle mazzette targate Pci ai tempi di Tangentopoli, l'uomo della Dc Gianstefano Frigerio e l'ex senatore Pdl Luigi Grillo hanno infatti patteggiato la pena: il primo, Graganti, 3 anni di carcere e 10mila euro di risarcimento, Frigerio 3 anni e 4 mesi, Grillo 2 aanni e otto mesi oltre a 50mila euro di risarcimento. E nessuno dei tre, che comunque hanno trascorso sei mesi di detenzione ai domiciliari, finirà in carcere nonostante siano tutti recidivi. Dai reati dello stesso tipo precedentemente commessi ad oggi sono passati molto più di quei 5 anni che per la legge sono un'aggravante.

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