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Morte di Loris, la possibile svolta: genitori portati via dai carabinieri

Andrea Tempestini
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Le forze dell'ordine hanno prelevato Veronica Panarello e Davide Stival, i genitori del piccolo Loris trovato morto sabato 29 novembre a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Potrebbe essere l'inizio della svolta annunciata nelle ultime ore dalla procura di Ragusa. Non a caso, Il Messaggero parlava di una giornata che si annuncia decisiva per le indagini. La madre 25enne non è neppure indagata, eppure è già stata sentita tre volte dagli investigatori, per poi tornare sempre a casa. Ma ora, si è appreso, il pm ha nuovamente riconvocato la madre, per interrogarla ancora. Si sussurra, dunque, che potrebbe essere questione di poche ore prima di poter avere, forse, un quadro più preciso di quanto è successo. Quello che non torna - Come è noto, ci sono parecchie circostanze che non tornano nel racconto della madre, una ragazza con un passato difficile e alle prese con la depressione. Soprattutto non torna quel video che dimostra come Loris, quel maledetto sabato mattina, non sia andato a scuola in auto con lei. Poi non torna la storia dei sacchetti dell'immondizia, mai ritrovati. E soprattutto, Veronica, deve spiegare quei sei minuti in più che impiegò quella mattina per arrivare con la sua auto da una telecamera all'altra, proprio nei pressi del Mulino Vecchio, dove sarebbe poi stato ritrovato il cadavere di suo figlio. In parallelo, gli investigatori continuano a passare al setaccio i tabulati delle chiamate della madre: nei 36 minuti in cui la donna rimase sola in casa, parlò col marito. Finora, però, non risultano chiamate sospette. La scritta sulla sabbia - Tra le novità, più o meno pertinenti, delle ultime ore c'è la voce secondo la quale ad uccidere Loris sarebbero state due persone, due che "lo conoscevano", "uno che lo immobilizzava e l'altro che lo strangolava". Eppure, a questa voce rilanciata prima dalla stampa locale e poi da quella nazionale, non sono ancora state trovate delle conferme. Infine, a Punta Secca, nei pressi di Santa Croce Camerina, a qualcuno è venuto in mente di scrivere sulla spiaggia davanti alla casa del commissario Montalbano: "Giustizia per Loris". Una scritta sulla sabbia, in una grottesca commistione tra l'omicidio del ragazzino e una delle fiction più amate del piccolo schermo.

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