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Parla Patrick Lumumba: "Amanda è colpevole, ne sono certo"

Valeria Pacileo
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Patrick Lumumba, il congolese ex proprietario di un pub a Perugia dove lavorava Amanda Knox e ingiustamente accusato dalla stessa Knox di essere responsabile dell'omicidio di Meredith Kercher, ha rilasciato un'intervista a La Zanzara di Radio24. Nell'Intervista ha molto da dire su Amanda Knox: "Raffaele non mi riguarda, l'assoluzione di Amanda invece mi ha addolorato. Amanda è colpevole, ne sono certo”. “Amanda si è salvata perché è americana – dice Lumumba – e approfitta della posizione del suo Paese, che è un Paese potente. Ha fatto molti soldi, e la giustizia di oggi sulla terra non condanna mai i ricchi”. Tira in ballo l'accusa di calunnia, per la quale Amanda ha già scontato tre anni di carcere: "C'è il fatto che mi ha calunniato. Per quale motivo? Non ci credo che era sotto stress”. “E' lo Stato italiano che mi ha danneggiato – dice Lumumba – perché non è stato in grado di valutare quello che ha detto contro di me. Alla fine mi ha dato solo 8mila euro, ma ha una grande responsabilità”. “Non capisco niente della giustizia italiana – sostiene Lumumba – veramente niente. Ma sono sicuro che Amanda sa chi ha ucciso la povera Meredith, deve sapere cosa è successo. Sono convinto. Lei è furba, furbissima. Una grande attrice, un grande talento per recitare. Non è una battuta, sa come ottenere quello che vuole". E ancora, Lumumba aggiunge: "Perché mi ha calunniato? Per quale motivo? Non ci credo che era sotto stress". Secondo le ricostruzioni dell'inchiesta, tra Lumumba e la sua dipendente Knox non correva buon sangue, tanto che prima dell'omicidio pensava di licenziarla per gli atteggiamenti troppo "libertini" che aveva con i clienti del suo bar. Lumumba riprende, puntando il dito anche contro lo Stato: "Ho preso solo 8mila euro di risarcimento (per ingiusta detenzione, ndr), ma Amanda è negli Stati Uniti. Se me la trovassi di fronte le chiederei dei soldi, sicuramente. Ma dipende solo dalla sua volontà".

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