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Strage Canale di Sicilia, Matteo Renzi chiede un Consiglio europeo straordinario: "Fermare i barconi dalla Libia"

Giovanni Ruggiero
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Davanti alla strage nel Canale di Sicilia dove sono morte almeno 700 persone morte in mare da un peschereccio vicino le coste libiche, Matteo Renzi e l'Europa che fanno? Si costernano, s'indignano, s'impegnano poi gettano la spugna con gran dignità. Condoglianze, dolore e po? La cancelliera tedesca Angela Merkel si è detta "sconvolta", chiedendo "risposte". Strasburgo e Bruxelles ancora una volta defilate, in prima fila ci restano il premier italiano e quello maltese Muscat perché, come si è capito da anni, il dramma dell'immigrazione è un problema solo dei paesi del Mediterraneo. Da Mare Nostrum a Tritum - Renzi ne fa una questione lessicale ma nella sostanza dice le stesse cose di chi lo accusa di avere sulla coscienza quelle morti, per non essere intervenuto in ambito internazionale con la giusta determinazione. Il presidente del consiglio dice che per impedire che si ripetano stragi come quella di questa notte, è indispensabile fermare le partenze direttamente dalle coste della Libia. Il premier ha chiesto che sia convocato con urgenza un Consiglio europeo straordinario e ha intenzione di mettere in discussione l'operazione Triton, che dopo Mare nostrum si è rivelata del tutto inefficace. Renzi poi veste i panni dell'indignato quando richiama il fatto che le vittime sono esseri umani e non "numeretti", poi però richiama i suoi numeri che stavolta sono buoni e vanta 976 scafisti finora arrestati, a fronte di almeno altrettanti sfuggiti camuffandosi tra i profughi. Metodi diversi - Le idee di Renzi ora non sembrano poi così diverse da quelle del segretario della Lega Matteo Salvini o dalla parlamentare di Forza Italia Daniela Santanché. Possono anche cambiare i toni, ma nella sostanza le differenze si fanno minime. Anche il premier vuole fermare i barconi direttamente in Libia. Certo cambiano i metodi tra il leghista, la pitonessa e il premier. Il primo chiede un blocco navale, che sia un deterrente per le partenze e uno strumento di repressione contro gli scafisti. Ma per il premier: "Rischia di diventare un taxi per gli scafisti". La Santanché ricorda come si è fermata l'ondata migratoria dall'Albania, cioè rendendo inutilizzabili i barconi direttamente nei porti di Tirana e Durazzo. Per ora Renzi ha solo preso le distanze da queste soluzioni, ma non ha mai detto la sua, trincerandosi dietro il classico: "Non entriamo nei tecnicismi".

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