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Domenico Maurantonio, l'ipotesi sulla morte: scherzo tragico, lassativo nella birra

Giulio Bucchi
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Un drammatico scherzo: il lassativo nella birra. Per questo motivo sarebbe morto Domenico Maurantonio, lo studente 19enne precipitato da una finestra del quinto piano dell'Hotel Da Vinci di Milano, dov'era in gita con i compagni di un liceo di Padova all'Expo. L'unica certezza, dopo giorni di interrogatori, versioni contrastanti e omertà dei giovani testimoni, è che quella notte nel gruppo di studenti "girava molto alcol". Secondo fonti vicine alla Questura (che però non rilascia alcun commento a riguardo), a Domenico potrebbe essere stato somministrato del lassativo, e i dolori lo avrebbero poi spinto verso la finestra. L'autopsia sul corpo del ragazzo ha evidenziato fratture compatibili con la caduta ma anche dei lividi sul braccio, come se qualcuno lo avesse afferrato per trattenerlo. Esclusa l'ipotesi del suicidio, resta in pista dunque quella dello scherzo finito in modo tragico. C'è un altro dubbio: perché Domenico, miope, non indossava i suoi inseparabili occhiali da vista? Il ricordo del padre - Intanto a Padova si sono celebrati i funerali del ragazzo. "Tutti abbiamo un debito di verità e coscienza nei confronti di Domenico. Era il mio amico, il mio eroe. Mi prendeva in giro perché ero troppo vecchio, ma lui ci ha lasciato troppo giovane. Per raccontarlo mi ci vorrebbero 19 anni, non so se avrò la forza di andare avanti. Ha lasciato qualcosa di importante che noi dobbiamo portare avanti", è il commento di Bruno Maurantonio, il padre di Domenico, in occasione della cerimonia funebre.

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