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Fornero faccia tosta: ora vuole la fondazione di una banca

Nicoletta Orlandi Posti
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Non piange più Elsa Fornero. L'ex ministro del governo Monti adesso batte i pugni sul tavolo: vuole a tutti i costi una poltrona d'oro con la quale riscattarsi dopo i disastri causati al welfare che le era stato affidato. E così, mentre ancora non si è trovata una soluzione per gli esodati creati dalla sua riforma, mentre Matteo Renzi deve trovare i soldi per risarcire i pensionati prosciugati dal blocco della rivalutazione, così come ha imposto la Consulta, lei ha il coraggio di chiedere la presidenza della Compagnia di San Paolo, una delle più importanti fondazioni bancarie d'Italia.  Voi cosa fareste fare a Elsa Fornero? / SONDAGGIO L'aiuto di Renzi e Fassino - Come riportano "Lo spiffero" e "Lanotiziagiornale.it" l'intenzione dell'ex ministro è tornare là dove tutto è cominciato: è stata vice presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo nel biennio 2010-2011 e vice presidente della Compagnia di San Paolo dal 2008 al 2010. Il rinnovo del board della potentissima fondazione è previsto tra circa un anno, ma proprio per non arrivare con il fiato corto la Fornero ha incominciato a pressare chi di dovere. Per una sua nomina, sulla carta, potrebbe contare sul mondo delle Camere di commercio, come su quello che ruota attorno al suo ambiente naturale, quello accademico. Ma il peso maggiore sulla Compagnia è nella mani del Comune di Torino e, quindi, di Piero Fassino che è impegnato in questo momento in un riposizionamento dialettico con Matteo Renzi attraverso la nuova corrente Futuro Democratico. Certo, fa notare lo Spiffero, non è che il dem primo cittadino di Torino, straveda per la Fornero. Ma neppure la detesta, anzi. E c'è chi avanza l'ipotesi che alla fine, quel residuato del governo dei tecnici, supportato dal Pd di Bersani, potrebbe trovare proprio in Fassino una sponda giusta.

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