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“Io c’ero in quell’hotel, voglio metterci la faccia”. Nel corso della trasmissione di Rai Tre Chi l'ha Visto? Un telespettatore ha chiamato dicendo di aver assistito alla morte di Domenico Maurantonio, lo studente deceduto in gita a Milano. Ma si trattava solo di un mitomane. La conduttrice Federica Sciarelli ha accolto la telefonata di un uomo che affermava di essere presente al momento dei fatti: “Sono emotivamente provato – ha detto Michele Caruso presentandosi – voglio metterci la faccia. Io c'ero. Ero presente alle sei in quell’hotel, sono sceso la mattina alle 6 e ho visto tre persone, un po’ sconvolte, che entravano e uscivano in maniera forsennata”. A quel punto la Sciarelli ha capito che c’era qualcosa che non andava, aiutata anche dagli altri telespettatori che hanno riconosciuto la voce dell’uomo. Caruso è infatti già noto fra le radio romane, un fanatico che interviene, commenta le partite e vuole essere al centro dell'attenzione. La conduttrice ha quindi chiuso la telefonata, passandola alla redazione per le verifiche.
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Commenti all'articolo
bettely1313
28 Maggio 2015 - 16:04
Chi l'ha visto? doveva prendere anche in considerazione questa telefonata. invece di troncarla E' vero che alla Sciarelli è stato detto che un mitomane però l'orario sembra compatibile, visto che i ragazzi sono andati a letto dopo le cinque, poi dov'è la certezza che sia la stessa persona basandosi sulla voce che interviene nelle radio romane? Almeno i carabinieri dovrebbero ascoltarlo per capire.
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ghinoditacco2
28 Maggio 2015 - 15:03
I genitori hanno diritto di sapere com'è morto il loro unico figlio, durante una gita che doveva rimanere per sempre nei suoi ricordi belli. Forza ragazzi, dite la verità. Libererete la vostra coscienza da un ricordo che, altrimenti, vi accompagnerà per la vita. Farete trovare pace al vostro amico che non c'è più. Anche i suoi genitori capiranno e, chissà, potranno anche perdonarvi.
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ghinoditacco2
28 Maggio 2015 - 15:03
Non riesco a comprendere il comportamento di questi ragazzi. In altre parti d'Italia l'omertà, benchè ingiustificabile, trova una sua comprensione umana nella paura di possibili conseguenze dannose. Ma per dei liceali (che costituiscono la classe dirigente del domani!!) ed in una situazione che non presenta alcun pericolo, perchè non dire la verità, e liberarsi di un peso morale insopportabile?
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